«Si tratta di una vicenda che mi ha
profondamente rammaricata, come donna, come avvocata e prima ancora come cittadina italiana». Sono le parole che la deputata Vita Martinciglio (Movimento 5 stelle) utilizza in aula per aprire il suo intervento in parlamento durante la seduta di mercoledì. Il riferimento è alla vicenda, racconta di MeridioNews, che ha avuto come protagonista Silvia Neri, avvocata etnea di 36 anni.
La professionista il 9 dicembre scorso, durante un’udienza che si teneva nei locali dell’ex pretura di via Crispi, aveva domandato al giudice
Guido Oliva la scaletta dei procedimenti da trattare. Richiesta liquidata senza giri di parole con la frase «scelga se fare l’avvocata o la mamma».
«
Quanto accaduto è grave, molto grave – incalza la deputata pentastellata – Va stigmatizzato e denunciato con forza, senza alcuna tentazione di sminuirne la portata, qualificandola come una mera caduta di stile. Si è trattato di una mancanza di rispetto gratuita e immotivata, una frase dallo squallido contenuto sessista, che rappresenta l’ennesimo segnale di inciviltà, che non può tollerarsi da nessuno, men che meno da un magistrato».
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