IL PARLAMENTO SICILIANO, PRIMA DI TORNARE A RIUNIRSI, DOVRA’ ATTENDERE IN ‘PREGHIERA’ LA FORMALIZZAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LUMIA ALLE ELEZIONI EUROPEE. PO CI SARA’ LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA…
di Paolo Luparello
La certezza che sia nato il Governo Crocetta bis ancora non c’è. Continuano le schermaglie tra presidente e segretario regionale del PD, ma anche nelle altre forze che sostengono Crocetta c’è fermento.
Nel frattempo le sedute dell’Ars sono sospese e l’aula è stata riconvocata per il 16 aprile Tutto il tempo per ricondurre gli attori a più miti consigli, per chiudere la partita delle candidature alle europee, per verificare i requisiti di onorabilità dei neo futuri assessori (verificare prima no?), per verificare se effettivamente quello partorito da Crocetta è un Governo di grandissimo valore.
Crocetta vuole probabilmente battere tutti i record. Il suo primo governo (non ricordo con o senza Battiato/Zichichi) lo autodefinì il migliore dal dopoguerra. Affermazione che fu accolta con qualche mugugno tra gli storici e non solo.
Per questo secondo Governo già si cercano aggettivi iperbolici, ma è il caso di consigliare una pausa onde evitare inutili sforzi nel caso in cui qualche nome dovesse venire bruciato in nome della real-politik (non si era mai visto che forze sociali e cittadini organizzati prendessero le difese di questo o quell’assessore, segno quindi della reale qualità di alcuni componenti del governo per i quali non ricordo di avere letto una riga di ringraziamento per il lavoro svolto da parte del presidente. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se fosse uscita dal governo la Scilabra, oppure la Vanchieri per non parlare poi della Borsellino: si sarebbero riempite le piazze anche se si sarebbe dovuto capire se per protesta o per giubilo!).
Personalmente, preferisco sospendere il giudizio sul futuro Governo se prima non verrà presentato all’Ars Meglio evitare in assenza di certezze, questo però non mi esime dall’esprimere un giudizio sulle metodologia utilizzata che ha portato alla nascita del nuovo governo e sullo stile dei protagonisti.
Riguardo alla metodologia non c’è che da rimanere esterrefatti. Per mesi il presidente ha rivendicato il suo diritto a governare con il Governo che più gli aggradava, stigmatizzando ogni intrusione e interferenza da parte dei partiti. Rivendicazione che però altalenava tra aperture e chiusure nei confronti degli alleati, cosa che ha portato i protagonisti a non capirci più niente e mi rifiuto di alambiccarmi il cervello per seguire le ricostruzioni che hanno provato a descrivere le convulsioni delle diverse anime del PD.
Resta il fatto che soltanto grazie alla vibrante presa di posizione del rappresentante di Confindustria Sicilia finalmente il presidente Crocetta ha deciso la sua rivoluzione Naturalmente!
Riguardo allo stile dei protagonisti, non c’è che da registrarne la pochezza. Una fiera di varia umanità alla ricerca di un incarico, di una candidatura, dell’affermazione di un ruolo per il quale non si è assolutamente attrezzati né politicamente, né professionalmente. Il tutto, naturalmente, nel superiore interesse del popolo siciliano e, naturalmente, della lotta alla mafia.
Se poi le piazze sono piene di uomini e donne che gridano tutta la propria rabbia per il disagio economico e sociale che vivono, questo non importa a nessuno e le loro voci non giungono nelle sale ovattate del Governo dove c’è gente impegnata nella RI-VO-LU-ZIO-NE
Cosa aggiungere di più. Le assonanze con la presidenza Lombardo sono stupefacenti. Lombardo è quasi riuscito a far perdere i fondi UE del 2007-2013 Crocetta non vorrà essere da meno per il 2014-2020!
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