Imprenditore ucciso perché molestava le donne sposate «Colpo di grazia ai testicoli». Tre arresti dopo nove anni

Ucciso perché molestava donne sposate. A distanza di nove anni dai fatti, sono scattati tre arresti per l’omicidio di Pasquale Mangione. L’imprenditore in pensione di 69 anni è stato assassinato con due colpi di pistola il 2 dicembre del 2011 in contrada Modaccamo, una strada di campagna tra Raffadali e Cianciana, in provincia di Agrigento. In carcere sono finiti il 40enne Antonino Mangione di Raffadali (che non è parente della vittima), il 43enne Roberto Lampasona di Santa Elisabetta e il 35enne Angelo D’Antona di Raffadali, che ieri pomeriggio è stato rintracciato in Germania. 

Stando a quanto ricostruito finora dalla squadra mobile della questura di Agrigento, a commissionare l’omicidio sarebbe stato uno dei figli di Mangione. Il 69enne, che era stato buttato fuori di casa dalla moglie, avrebbe tentato un approccio intimo anche con una nuora, moglie di un altro figlio. Per fare luce su quanto accaduto nel dicembre di nove anni fa, oltre alle intercettazioni ambientali e telefoniche, è stata di fondamentale importanza anche la collaborazione di uno dei presunti organizzatori dell’agguato.

«Mi chiese se potevo organizzare un omicidio senza dirmi, in un primo momento, chi fosse la vittima. Mi disse solo che il colpo di grazia avrebbe dovuto essere ai testicoli perché fosse a tutti chiaro il movente e che ci sarebbe stato un compenso di diecimila euro». La ricostruzione è quella di Antonino Mangione, che ha deciso di collaborare con gli inquirenti dichiarando che a commissionare l’omicidio sarebbe stato il figlio della vittima, Francesco. Il noto imprenditore di Raffadali non è stato raggiunto da alcuna misura cautelare ma risulta indagato a piede libero

Mangione ha raccontato di avere condiviso il progetto omicidiario con D’Antona e Lampasona. Stando al suo racconto, sarebbe stato quest’ultimo a chiedere (e ottenere) il permesso di procedere a Francesco Fragapane. Il boss di Santa Elisabetta, che di recente è stato condannato a 20 anni di carcere nell’ambito dell’inchiesta Montagna, risulta indagato in questa vicenda.

Marta Silvestre

Recent Posts

Dopo il caso sui fondi, Carlo Auteri va in scena al Consiglio comunale di Sortino: tra complotti, Santa inquisizione e richieste di dimissioni

«Dimissioni subito»: destinatario del messaggio Carlo Auteri. Non nelle vesti di deputato regionale, bensì in…

2 ore ago

Mafia, arrestato a Palermo il boss erede dei Graviano

È stato arrestato Gaetano Savoca, l'ultimo boss del mandamento Brancaccio-Ciaculli di Palermo. Savoca - che…

10 ore ago

Catania, 75enne rifiuta un Tso e si barrica in casa minacciando di far esplodere le bombole

Avrebbe rifiutato un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) e minacciato di far esplodere delle bombole. È…

11 ore ago

Cade dal balcone per un incidente domestico: morto un 68enne nell’Agrigentino

Pare che stesse facendo dei lavori nella sua abitazione, poi l'incidente che l'ha fatto cadere…

12 ore ago

Una Sicilia di Bontà, degustazione dei prodotti tipici siciliani nei punti vendita Il Centesimo

Il mese di novembre porta con sé un'iniziativa speciale, che celebra la bontà e la…

13 ore ago

Il deputato regionale Carlo Auteri si è dimesso dalla commissione Cultura dell’Ars

Il deputato regionale Carlo Auteri si è dimesso dalla commissione Cultura dell'Assemblea regionale siciliana (Ars).…

14 ore ago