Impianti pubblicitari, scontro Girlando-Notarbartolo L’assessore: «Dati da querela. A gennaio nuovo regolamento»

«Ho ricordato a Niccolò Notarbartolo che tre mesi fa, per dichiarazioni simili alle sue sulla cifra delle sanzioni ad impianti irregolari oggetto di un presunto condono, ho già sporto una querela per diffamazione. Non sono 600mila euro di sanzioni, ma esattmante 32mila e 263. Ci tengo alla precisione». Ricordando la possibilità concreta di una denuncia, Giuseppe Girlando, assessore al Bilancio del Comune di Catania, risponde così alla nota stampa diffusa dall’esponente del Partito democratico che preannunciava i contenuti di una interpellanza sul tema della cartellonistica pubblicitaria nel territorio comunale. L’assessore giustifica la sua reazione al comunicato con la tempistica: «Tra una settimana partirà la task-force comunale contro gli impianti abusivi, e a gennaio presenterò il nuovo regolamento sugli impianti pubblicitari», ha spiegato Girlando. 

L’assessore fa anche una stima del numero di impianti totalmente abusivi in città, «circa un centinaio», mentre per la questione dell’irregolarità degli impianti autorizzati, che non rispettano quanto stabilito dal codice della strada, dal regolamento degli impianti comunali e dall’allegato piano generale, afferma: «In totale tra il 2013 e il 2014 sono state constatate 450 irregolarità. Non conosco lo storico del numero di impianti, potrebbero essere più di mille, ma noi risolveremo la questione facendo un nuovo regolamento che presenteremo a gennaio. Per allora avremo anche combattuto l’abusivismo in città», conclude l’assessore.

 Nella nota il consigliere riprende una delibera dello scorso 6 maggio che, arrivata a seguito di un protocollo di intesa sottoscritto con le società titolari di impianti di cartellonistica, le cui maggiori sono Simeto Docks e Alessi, parla al punto 11 di «una revoca in autotutela dei verbali», e che secondo Notarbartolo ha «per mille e cinquecento impianti pubblicitari irregolari una contropartita in servizi banali e dal valore economico indefinito». 

Affermazioni che non sono piaciute a Girlando: «Ho stima nei confronti del consigliere, che ha però diffuso per mezzo stampa dei dati falsi. E io per mezzo stampa rispondo: non sono 600mila euro, ma 32mila e 263, che si riferiscono a un totale di 77 impianti. Notarbartolo – prosegue Girlando – mi ha ribadito che avrebbe preso atto della situazione, e io presenterò in consiglio tutti i documenti in consiglio giorno 29». E, secondo quanto dichiarato dall’assessore, le sanzioni non sarebbero nemmeno oggetto del documento di intesa siglato lo scorso 6 maggio con i proprietari degli impianti in città, perché le stesse «sono state annullate dal giudice, e non dal Comune, che non ha fatto nessun condono».  

«Ogni parola dell’interpellanza che ho presentato è supportata da documenti. La stima dei 600mila euro è derivata da calcoli fatti su documenti firmati da dirigenti comunali, che parlano di 1500 impianti irregolari», ribadisce il consigliere Notarbartolo a Meridionews. E ribadisce: «La sua è stata era una vera e propria minaccia di querela. Spero comunque che Girlando risponderà in consiglio quando sarò presente, e quindi non giorno 29, dato che sarò fuori città. A me non interessa la polemica personale, ma conoscere le prospettive di un settore. Se queste sono un nuovo regolamento, lo voteremo in consiglio». Girlando, infine, ricorda come l’accordo con le società impone loro di mettere a disposizione i mezzi, che ci permetteranno di eliminare gli abusivi». Mezzi che comprendono, come ricordato da Notarbartolo nella nota, «due camion di cui uno dotato di autogru con tre tecnici specializzati dotati di attrezzature necessarie alla rimozione o alla ricopertura d’impianti pubblicitari, per 300 giornate lavorative. Due autisti con autovettura dotati di macchine fotografichedigitali, un software cartografico con cui gestire l’inventario delle autorizzazioni presenti nel territorio comunale e dieci tablet da dare in dotazione agli ispettori comunali». 

Leandro Perrotta

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