Immondizia davanti a un condominio Inquilina: «Io mi nni staiu futtiennu»

Immondizia, sacchetti, carta straccia e cumuli di ogni genere. A Palermo siamo abituati a scoprire piccole discariche abusive un po’ dappertutto, basta girare l’angolo, inoltrarsi in qualche vicoletto ed eccolo lì il tesoro imbarazzante della città. Ma di trovarsene davanti uno a ridosso dell’ingresso di un palazzo forse è una novità. Succede in via Cirrincione, nei pressi dell’ex Fiera del Mediterraneo. Foglie secche, cartacce dei fruttivendoli, volantini, bicchierini da bar: non manca nulla all’appello, una vera catasta in piena regola. Nei giorni scorsi in effetti c’è stato vento e, poco o molto che sia stato, è di certo bastato per animare tutta la sporcizia che il cittadino poco munito di senso civico è solito abbondare lungo le strade.

È stato proprio il vento a creare – in maniera quasi naturale, imprevista – un cumulo addossato a questo portone, difficile non notarlo. Difficile non fermarsi, non contemplarlo, non chiedersi cosa ci faccia tutta quella sporcizia in quel punto, in quel luogo di certo non abbandonato, sotto gli occhi di tutti. Sulla scia di un certo sdegno nasce l’esigenza di sentire gli inquilini dello stabile e di solidarizzare con loro. Ma forse la solidarietà stavolta non serve. «C’è stato il vento e si è creato un vortice» spiega un’inquilina del palazzo, e continua: «È solo una conseguenza, non è così tutti gli altri giorni». È un’eccezione, quindi. Succede solo in condizioni di tempo particolari, di forte vento per esempio. Perché si sa, a Palermo basta poco per scatenare tutto lo sporco delle strade contro chi lo ha prodotto e contro chi si accontenta di subirlo in silenzio.

È un problema di Rap quindi, nessuno è venuto a pulire: «No ma quale Rap?!». La signora infatti non ha allertato nessuno, e non ha alcuna intenzione di farlo: «Deve essere il portiere al limite, io mi nni staiu futtiennu» precisa. E se intanto il portiere non fa partire alcuna segnalazione, che si fa? Nulla. Il cittadino palermitano pare sia talmente abituato allo sporco che tipicamente adorna le strade, che è ormai incapace di indignarsi. Insomma, più che un problema di servizi mal funzionanti, questa volta sembra di essere di fronte a un problema di allarmante menefreghismo civico.

Silvia Buffa

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