Sbarchi senza sosta. Sono attesi nel pomeriggio a Palermo i 483 profughi soccorsi nelle scorse ore nel Canale di Sicilia. Il pattugliatore della Marina militare su cui viaggiano dovrebbe arrivare in porto intorno alle 17 ed è già scattato il dispositivo per l’accoglienza. Sul molo ad accogliere i migranti ci saranno, oltre le forze dell’ordine, anche il personale dell’Azienda sanitaria provinciale, della Croce rossa e i volontari della Caritas.
Il capo del Viminale, Angelino Alfano, ieri a Palermo per un vertice con i prefetti della Sicilia occidentale e con quelli delle forze dell’ordine, ha sottolineato la necessità di «azioni mirate in Libia» per «stroncare il traffico di esseri umani, impedendo la partenza barconi». Perché quella dei trafficanti di morte per il ministro dell’Interno è «la più macabra agenzia di viaggi del mondo». La ricetta per Alfano è un coinvolgimento di tutte le istituzioni locali, nazionali ed europee.
La Sicilia resta la prima frontiera per i trafficanti di esseri umani. Altre 369 persone sono arrivate ieri a Pozzallo nel ragusano, a bordo della Phoenix, la nave gestita in collaborazione da Medici senza frontiere e dall’organizzazione privata Moas. E con gli sbarchi proseguono anche gli arresti degli scafisti. Due tunisini e un libico sono stati fermati dalla Polizia di Ragusa, altrettanti sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Lampedusa.
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