Era stato licenziato per le troppe negligenze sul lavoro. Pare passasse il tempo che avrebbe dovuto dedicare allo spazzameto delle strade seduto sul proprio mezzo di servizio. Così il tribunale di Palermo, sezione Lavoro, ha rigettato, un ulteriore ricorso presentato dall’ormai ex dipendente Rap, D.M.S., che pure era stato più volte richiamato con formali contestazioni negli ultimi due anni, prima della drastica decisione.
La sua inoperosità era stata documentata con diverse foto scattate da agenti di polizia municipale nell’atto di un’attività investigativa ad hoc. La sentenza è stata emessa dal giudice Giuseppe Tango che ha riconosciuto «il provvedimento di licenziamento adottato da Rap legittimo e fondato su una giusta causa in quanto i fatti commessi dal ricorrente sono idonei a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario intercorrente fra le parti».
«Umanamente non può che dispiacere il drastico provvedimento – dichiarano il Sindaco e il presidente della Rap Sergio Marino – ma purtroppo il dipendente non ha avuto un comportamento corretto e l’azienda deve fare tutto quanto necessario perché tutti facciano il proprio lavoro e rendano i servizi per cui sono pagati». Dal 23 luglio 2013 (data di costituzione della Rap) al 30 novembre 2015, sono oltre 1.500 i provvedimenti disciplinari avviati che hanno portato a oltre 542 giorni di sospensione con 19 licenziamenti per diverse motivazioni che vanno da comportamenti non idonei, disservizi, furti, mancati ordini superiori, danni e assenze.
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