Il PD di Baldo Gucciardi difende l’accordo-capestro Crocetta-Renzi: visto dalla parte degli affari del suo Partito ha ragione…

IL CAPOGRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO ALL’ARS, NELL’INTERVENTO DI OGGI A SALA D’ERCOLE, HA DETTO: “I CONTENZIOSI DELLA REGIONE SONO PERDENTI”. E CHE BISOGNO C’ERA, ALLORA, DI RINUNCIARCI? O FORSE ERANO VINCENTI E SFAVORIVANO IL GOVERNO RENZI?

Che il PD sia un Partito in crisi d’identità è sotto gli occhi di tutti. Lo stiamo vedendo al Senato, dove tanti senatori di questo Partito sono costretti a ‘digerire’ l’accordo con Berlusconi. Ma a manifestare una crisi ancora più profonda è il Partito Democratico siciliano: emblematico, al riguardo, è l’intervento a Sala d’Ercole del capogruppo di questo Partito a Sala d’Ercole, Baldo Gucciardi.

Certo: Gucciardi – l’interessato non ce ne voglia – non ha la statura politica di un Gino Cortese, di un Pancrazio Di Pasquale, di un Gianni Parisi o di un Nino Consiglio. Però c’è un limite, sotto il quale si scade nella demagogia.

Ora, dire – come ha fatto l’onorevole Gucciardi – che l’accordo finanziario siglato a Roma dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, è un accordo positivo, beh, è veramente troppo. E’ una tesi che offende l’intelligenza.

Dire, come ha detto l’onorevole Gucciardi, che è giusto rinunciare ai contenziosi con lo Stato, perché stiamo “aprendo una nuova stagione”, beh, è veramente il colmo!

Onorevole Gucciardi: l’unica nuova stagione che l’attuale Governo regionale sta aprendo è quella degli ‘ascari’. Una nuova stagione di ‘ascarismo’, molto più pericolosa delle lunghe stagioni del passato.

La classe politica siciliana non ha mai brillato, pur con le dovute eccezioni: eccezioni che, è noto, si contano sulla punta delle dita. Ma mai un Governo regionale è caduto così in basso. Mai una ‘svendita’ degli interessi della Sicilia è stata così plateale e, per cerci versi, volgare.

Certo, onorevole Gucciardi, il momento storico è quello che è: e il suo Partito, in cambio di qualche banca da salvare e delle cooperative da tutelare (a cominciare da quelle che, dal 2008, gestiscono quasi tutti i grandi appalti della Sicilia, rifiuti e acqua in testa: ma anche altro senza essere mai stati ‘sfiorati’ da nessuno…) sta consegnano l’Italia a un’Unione europea dove gli interessi forti delle banche e della finanza hanno sostituito del tutto l’europeismo dei popoli.

Così, se a Roma il suo Partito è succube dell’Europa presunto-unita della signora Merkel, a Palermo il Governo Crocetta – il ‘vostro’ Governo regionale che non è sicuramente il Governo dei siciliani – è ‘inginocchiato’ agli interessi romani.

Onorevole Gucciardi, l’aritmetica non è un’opinione: il Governo Renzi – il Governo del ‘suo’ Partito in combutta con Berlusconi – quest’anno ha scippato al Bilancio della Regione un miliardo e 140 milioni di euro. Ne sta restituendo 550 in cambio della rinuncia, da parte del ‘vostro’ Governo della Regione, a contenziosi per circa 5,4 miliardi di euro.

Lei dice che la stagione dei contenziosi con lo Stato è perdente. E che, con quest’accordo, la Regione apre una “nuova stagione.

Onorevole, a noi hanno insegnato che i sofisti, per essere tali, debbono aver studiato tanto e debbono essere bravi. Non conosciamo i suoi studi, ma le assicuriamo che lei, come ‘sofista’, non brilla. Anzi.

Infatti: se i contenziosi della Regione con lo Stato “non avrebbero portato da nessuna parte”, come lei ha detto oggi a Sala d’Ercole, che bisogno c’era di rinunciare a tali contenziosi?

O forse, onorevole Gucciardi, alcuni di quei contenziosi erano già vinti dalla Regione siciliana e – in quanto ricorsi finanziari vinti – avrebbero avuto effetti negativi sul Bilancio dello Stato e, quindi, sui margini di manovra del Governo Renzi, tutto intento a ‘saccheggiare’ la Sicilia e a riempire di nuove tasse gli italiani?

Onorevole Gucciardi: con quest’accordo voi avete penalizzato una Regione di 5 milioni di abitanti per gli interessi del vostro Partito a Roma. Avete anteposto i vostri interessi agli interessi dei siciliani. E di questo non provate nemmeno vergogna. 

Forse vi salverete la banca piena di ‘buchi’ che la Banca d’Italia vi tiene in piedi (per molto meno i massoni della stessa Banca d’Italia hanno massacrato Banco di Sicilia e Sicilcassa). E continuerete a lucrare con le vostre ‘cooperative’ sul grande business che avete messo in piedi insieme con il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, con la solidarietà pelosa e affaristica dell’operazione Mare Nostrum: 45 euro al giorno per immigrato, 74 euro al giorno per ogni minore non accompagnato ricoverato. Piccioli mansi, onorevole Gucciardi!

Tutto gestito da privati con il denaro pubblico. O meglio, con i 370 milioni che il Ministro Alfano contrabbanda come fondi del Ministero, pur sapendo che sono, in realtà, soldi scippati alla Regione siciliana e utilizzati per foraggiare questo nuovo business (del già citato miliardo e 140 milioni di euro che il Governo Renzi ha scippato alla Regione siciliana, 550, come già accennato, sono stati restituiti alla Sicilia in cambio della rinuncia ai contenziosi; ne restano 590: e da questi il Ministero degli Interni ha preso i 370 milioni per foraggiare il business dell’assistenza ai migranti). 

Onorevole Gucciardi: per il suo Partito e per gli affari della ‘sua’ politica l’accordo siglato dal ‘vostro’ presidente della Regione – quello che avete eletto con il 13 per cento degli elettori siciliani grazie ai voti di Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè, e grazie ai voti di quegli esponenti del centrodestra, soprattutto catanese, che si sono ‘giocati’ Nello Musumeci – va benissimo.

Lo capiamo: i piccioli sono piccioli. Ma forse lei non si è accorto – o finge di non accorgersi – che tra rinunce ai contenziosi, scippi al Bilancio della Regione, soldi a palate alle cooperative nate grazie all’operazione Mare Nostrum e appalti sui rifiuti e sull’acqua che in Sicilia sono ormai ‘Cosa vostra’, avete lasciato mezza Isola – e mezza Amministrazione regionale – con il culo a terra.

E quel poco che rimane in piedi – è il caso del settore fotovoltaico, che in Sicilia, con il sole che ci ritroviamo, dovrebbe essere la fonte di energia principale: altre che concessioni ‘ascare’ ai petrolieri, presidente Crocetta! – lo state massacrando: cosa che abbiamo denunciato in un articolo che abbiamo pubblicato stamattina e che è ancora in pagina: dove si dimostra che il ‘suo’ Governo regionale, onorevole Gucciardi, l’unica cosa che riesce a ‘governare’ sono gli affari, mentre le imprese vengono penalizzate da una politica e da una burocrazia di incompetenti (e di tangentisti: vedere i recenti arresti, con il presidente Crocetta che, forse, ancora non si è accorto che ad essere finiti nei guai sono funzionari della Regione che lui amministra…).

Detto questo, sarebbe ingeneroso e ingiusto dire che tutto il PD è fatto di cooperative & appalti su rifiuti e acqua, cooperative & Mare Nostrum, banche fallite rimaste in piedi e altri affari ancora. Non è così. Ci sono anche persone serie: come i senatori non allineati con il Renzi-pensiero che stanno provando a non umiliare il Senato. E a non approvare una legge elettorale – leggere Italicum – che riconsegnerebbe la Camera dei deputati ai ‘capi’ di due Partiti e ai conseguenti deputati-camerieri.

Non tutto il PD, onorevole Gucciardi, per fortuna, è fatto da ex democristiani come lei, da personaggi come il senatore Giuseppe Lumia, da deputati come Davide Faraone e come il signor Crocetta da Gela: nel PD ci sono anche personaggi diversi da voi: persone che, in queste ore, si vergognano di vedere il loro Partito filare d’amore e d’accordo con Berlusconi per massacrare la Costituzione italiana.

Lei, comunque, onorevole Gucciardi, non sta con questi ultimi. Lo sapevamo. E stasera, ancora una volta, l’ha dimostrato.

 

Giulio Ambrosetti

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