Giornata di sciopero per il prossimo 17 giugno per i vigili del fuoco della provincia di Catania. A proclamarlo sono le sigle sindacali di categoria: Fp Cgil/Vvff, Fns Cisl, Uilpa, Conapo, Confsal e Usb. Alla base della protesta la carenza di personale, sia operativo che amministrativo, che non consentirebbe il soccorso ordinario; un organico sottodimensionato con una grave carenza soprattutto di autisti. «Questo spesso porta alla chiusura dei distaccamenti cittadini – spiegano i sindacalisti – sovraccaricando le competenze del personale in servizio a discapito della sicurezza e dei soccorsi urgenti».
Già il 26 febbraio scorso era stato proclamato lo stato di agitazione: «Ma niente è stato fatto», continuano i dirigenti sindacali. I distaccamenti che rimangono chiusi – in sostanza salterebbe un turno di lavoro di 12 ore -, sono quello di Adrano, (come già accaduto nel corso dell’ultimo fine settimana) e Paternò, quest’ultimo rimasto non operativo per circa dieci giorni. E poiché una squadra dei pompieri non può essere composta da meno di cinque unità, il distaccamento resterebbe chiuso nel momento in cui è assente anche uno solo dei componenti.
Quando Paternò non è operativo a garantire i servizi sono i distaccamenti di Adrano e Catania Sud (San Giovanni Galermo). Se distaccamento adranita rimane chiuso a sopperire sono invece Paternò e Randazzo. «Il servizio è sempre garantito – replica il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Verme – abbiamo un dispositivo di soccorso in tutta la provincia che è distribuito in sei sedi distaccate più le tre di Catania. Le risorse ci sono. Abbiamo fatto richiesta per un potenziamento di uomini e mezzi».
I sindacati lamentano anche la mancata apertura del distaccamento di Palagonia, atteso «da oltre 15 anni per assicurare i parametri minimi di operatività e garantire il soccorso in 20 minuti. La situazione è oramai insostenibile – proseguono i sindacati – e sta provocando un pesante clima di sfiducia nel personale». Sulla vicenda il comandante provinciale prova a rassicurare sui tempi – tra fine 2019, inizi 2020 – non «appena il ministero ci darà gli organici. Abbiamo anche tre distaccamenti di volontari a Maletto, Linguaglossa e Vizzini». In pratica dovrebbero arrivare almeno altre trenta unità. Infine le segreterie sindacali hanno ribadito ancora le criticità che da tempo investono le sedi di servizio del comando di Catania «più volte segnalate per carenza di acqua calda e assenza di riscaldamento ma senza alcuna risposta. È necessario invece intervenire urgentemente per assicurare la necessaria manutenzione».
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