da Giuseppe Scianò
leader del Fronte nazionale siciliano
riceviamo e volentieri pubblichiamo
LFNS Sicilia Indipendente esprime apprezzamento e gratitudine al Consiglio comunale della Città di Ribera, in provincia di Agrigento, che ha deliberato allunanimità un coraggioso NO alle perforazioni petrolifere nel Canale di Sicilia, programmate, a quanto pare, nelle acque di fronte alle coste di Agrigento e di Ribera (sulla base del progetto SCHUMBERGER).
E, questa, una presa di posizione che ci saremmo aspettati fosse adottata anche da parte dellAssemblea regionale siciliana, per tutto il territorio siciliano, Isole minori comprese, nonché per lentroterra, le coste e le acque territoriali. E – diciamolo chiaramente – anche per tutto il Mare nostrum aperto. In considerazione, ovviamente, delle caratteristiche del bacino del Mediterraneo, che è sostanzialmente un enorme LAGO.
Esprimiamo, con loccasione, la nostra solidarietà allAmministrazione comunale ed ai cittadini tutti di Ribera per il prevedibile contenzioso e per le grane che pure dovranno affrontare.
La loro è anche la scelta fatta da sempre dallFNS Sicilia Indipendente. Oggi, noi Indipendentisti Siciliani, peraltro, lanciamo lallarme anche per i RISCHI che comporterà il principio della LIBERA TRIVELLA, che sembrerebbe essere stato adottato dal Governo Centrale e che non riteniamo che si possa e si debba applicare anche alla Sicilia.
Ma si sa: al peggio non cè mai fine!
La vertenza, oggi aperta dallAmministrazione comunale di Ribera, richiama tutti i Siciliani degni di tale nome al dovere di pretendere una POLITICA SICILIANA per il SETTORE PETROLIFERO SICILIANO.
Ci spieghiamo meglio.
Urge, cioè, e subito una politica petrolifera che assicuri unadeguata VIA DI USCITA dai disastri ambientali ed economici, già verificatisi da oltre mezzo secolo a questa parte. E resi possibili soprattutto dalla condizione coloniale della Sicilia e, purtroppo, anche dallascarismo prevalente nella classe politica pseudo-dirigente. Fatte salve pochissime eccezioni.
Con altrettanta energia, con altrettanta urgenza e con il massimo impegno scientifico, occorrerebbe, infatti, che si mettesse a punto e si concretizzasse un grande progetto per la realizzazione e ladozione delle numerose e variegate fonti di ENERGIA ALTERNATIVA, per le quali, – comè peraltro dimostrato, – il territorio siciliano è particolarmente vocato.
Insomma: E ARRIVATA LORA DI DIRE LA PAROLA FINE AGLI ERRORI ED AGLI ORRORI, TRAGICI E DEVASTANTI, DEL PASSATO, CHE SI SONO DIMOSTRATI LETALI PER LAMBIENTE, PER IL PAESAGGIO, PER LECONOMIA, PER LA SALUTE E PER LA STESSA VITA DEL POPOLO SICILIANO!
SI CORRA, PIUTTOSTO, ALLE BONIFICHE ED AL RIPRISTINO DEGLI EQUILIBRI BIOLOGICI ED AMBIENTALI, CHE ASSICURERANNO UNA MIGLIORE QUALITA DELLA VITA, LA RINASCITA DEI LUOGHI ED UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE.
SI APRANO LE PORTE (ED ANCHE I CERVELLI) ALLE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE!
E doveroso, infine, puntualizzare che – a parere dellFNS Sicilia Indipendente – la probabile acquisizione da parte del Governo centrale delle competenze in materia di trivellazione ed estrazione del Petrolio e/o di altri prodotti minerari, in Sicilia, violerebbe, unilateralmente e platealmente, il PACTUM sul quale aveva trovato fondamento lo STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA PER LA REGIONE SICILIANA.
Non si tratta, peraltro, di uno Statuto qualsiasi, ma di uno Statuto scritto con il sangue del Popolo Siciliano. Ed emanato con il Decreto Legislativo del 15 Maggio 1946. Un PACTUM che, comè noto, aveva posto fine alla guerriglia Separatista, allora in corso. Un PACTUM sin troppo importante, quindi, per entrambi i contendenti e che non può essere cancellato con il solito colpo di spugna.
E ci sia consentito di ripetere ancora una volta la massima: PACTA SUNT SERVANDA !
Non aggiungiamo altro.
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