Il fuoco brucia la Sicilia, ma il servizio antincendio resta al palo

TANTO PER CAMBIARE, CI SONO PROBLEMI ANCHE PER LA TUTELA DEL TERRITORIO DAGLI INCENDI. E’ LA FOLLIA DI UN’ISOLA AMMINISTRATA DA CHI NON RIESCE A METTERE NEL CONTO LO SCIROCCO. A PALERMO E PROVINCIA, ADDIRITTURA, IL SERVIZIO PER COMBATTERE LE FIAMME NEI BOSCHI DIVENTERA’ OPERATIVO IL 7 LUGLIO…

Con l’ingresso del solstizio d’estate, la Sicilia in fiamme per lo scirocco e le alte temperature si affida a San Giovanni, ai costosissimi Canadair e ad i volontari che, in queste ore, si stanno prodigando per collaborare allo spegnimento degli incendi divampati in diversi punti dell’Isola.

Volontari che rischiano la vita per un rimborso spesa di qualche spicciolo e con scarsa esperienza sugli incendi di vaste proporzioni che interessano, in queste ore, diversi luoghi della nostra Isola.

È davvero strana, la Sicilia: mentre le famiglie e i commercianti palermitani di Baida sono minacciate da vasti incendi – in via Alla Falconara le fiamme minacciano l’Istituto zootecnico, a Bonagia,in via del Levriere, sono stati evacuati bar e supermercati – il Governo regionale preferisce tenere ai nastri di partenza gli specialisti dello spegnimento degli incendi boschivi che restano a braccia incrociate. Si tratta degli Addetti incendio boschivo (Aib). Sono gravi le responsabilità del Governo regionale incapace di organizzare il lavoro e l’utilizzo dei centocinquantunisti e centunisti nella gestione della stagione antincendio boschiva.

Non solo Palermo è interessata dagli incendi, anche a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, il fuoco sta distruggendo decine di ettari di bosco in contrada Ficari. Va precisato, per la verità, che proprio in provincia di Caltanissetta sono stati avviati gli operatori centocinquantunisti. A questa fascia di garanzia afferiscono 75 unità dislocate in una ventina di postazioni presenti nelle diverse zone della provincia.

Quello che temevamo sta accadendo. I lavoratori forestali della fascia di garanzia dei centocinquantunisti sono stati avviati a Caltanissetta, ma non in contemporanea nelle altre province della Sicilia. Ad Enna, per esempio, pare che saranno avviati il 26 giugno, in altre province si è alle prese con le visite mediche che hanno allungato i tempi di avvio degli operatori. A Palermo e provincia si parla del 7 luglio. Una follia.

Un dato è certo: l’impegno assunto dal Governo regionale e dall’assessore regionale alle Risorse agricole, Paolo Ezechia Reale, di avviare i centocinquantunisti ed i centunisti nello stesso giorno in tutta la Sicilia non è stato mantenuto. Ne solite chiacchiere di questo Governo regionale. Nella stessa Caltanissetta si è verificato che i centunisti non sono ancora stati avviati. Per loro si deve attendere gli inizi di luglio.

Un gran bel ‘casino’ sulla pelle dei siciliani, dei volontari che si sono sostituiti per qualche spicciolo, e che non ci stancheremo di ringraziare, e degli stessi forestali che troveranno alla ripresa del lavoro le peggiori condizioni di lavoro, data l’assenza delle attività di prevenzione e pulizia che ogni anno i lavoratori della manutenzione effettuavano in montagna.

Una vergogna, facciamo ridere l’Italia e l’Unione europea. Il caldo imperversa ed ancora gli uffici sono alle prese con le procedure di avvio dei lavoratori. Pazzesco. Siamo curiosi di sapere come il Governo del presidente Rosario Crocetta manterrà le giornate di garanzia occupazionale ai centunisti che saranno avviati il 7 luglio.

Eppure gli operatori antincendio, nel rispetto delle norme nazionali e regionali, dovrebbero essere avviati al lavoro tutti insieme, perché questo scaglionamento assurdo a danno della Sicilia?

Dell’allarme della Protezione Civile nazionale per la situazione in Sicilia vi abbiamo parlato qua.

Giuseppe Messina

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