Il flop del Consiglio comunale in videoconferenza Seduta sospesa: «Impossibile la diretta streaming»

Sarebbe dovuto essere il primo Consiglio comunale di Catania dopo tre mesi di blocco che è andato di pari passo al lockdown dovuto al nuovo coronavirus. E invece, alla fine, dopo quasi tre ore di attese e tentativi, non si è tenuto. «È stato sospeso e rinviato per impossibilità a mandare in onda la diretta streaming», fanno sapere a MeridioNews dall’ufficio stampa dell’ente comunale etneo. 

Era stato annunciato, due giorni fa, con un comunicato stampa ufficiale: «Consiglio comunale, giovedì 28 maggio alle ore 15 seduta in video conferenza». A convocarlo era stato il presidente Giuseppe Castiglione e all’ordine del giorno ci sarebbero dovute essere le sue comunicazioni e la relazione del sindaco Salvo Pogliese sull’emergenza Covid-19. Tutti presenti, ognuno a casa propria. 

«C’è stato un problema con la piattaforma – spiega a MeridioNews il presidente Castiglione – che è gestita da una società esterna con cui c’è un contratto che prevede che tutte le sedute siano online in diretta per le questioni dovute all’amministrazione trasparente». E, invece, la diretta non c’era. Nella prima comunicazione fatta dall’ente, tra l’altro erano state fornite anche le indicazioni per seguire questa riunione del civico consesso online: «sul canale YouTube del consiglio comunale – si legge con comunicato stampa con tanto di link al canale – a cui si accede anche dalla homepage del sito istituzionale». E, invece, no.

Dopo ore dall’appuntamento fissato per l’incontro dei consiglieri – che si sarebbero collegati ognuno con la modalità dello smartworking – sul canale della piattaforma multimediale, della diretta non c’è nemmeno l’ombra. «Abbiamo cambiato piattaforma», rispondono al telefono a questa testata dall’ufficio stampa del Comune. Intanto, sono passate quasi tre ore dal momento stabilito per l’inizio della seduta. Cambia la piattaforma ma la situazione resta sempre la stessa. «Stream unavailable», cioè non disponibile. Alla fine, la resa

«Ci sono rimasto malissimo, sono mortificato – commenta ancora Castiglione – e prenderò subito provvedimenti nei confronti della società che gestisce la piattaforma e ci aveva dato delle garanzie». Più di qualcosa, invece, non ha funzionato. «Non avremmo potuto andare avanti senza che tutti i cittadini potessero vedere in diretti i lavori del Consiglio – conclude il presidente – Al più preso convocheremo una nuova seduta». Nella speranza che sia buona la seconda.

Marta Silvestre

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