Il Festino di Santa Rosalia diventa un lungometraggio  «Sarà una festa di comunità, la più globale della storia»

Il festino di Santa Rosalia diventa un film. Palermo sospesa. C’è il festino che non c’è è il titolo della produzione con cui si terrà stretto il legame tra la Santa e la sua città in un momento in cui, a causa delle restrizioni imposte dal contrasto al Covid-19, non è possibile fare il tradizionale corteo né la classica festa in piazza. «Sarà un festino di comunità che rimane», ha detto l’assessore alle Culture Adam Dharwasha durante la presentazione della 396esima edizione del Festino di Santa Rosalia che si è svolto stamattina al palazzo arcivescovile di Palermo.

È stato lo stesso assessore ad accennare alla possibilità per il 4 settembre «di potere in altra forma, in altro modo, con altre regole e misure di sicurezza omaggiare Santa Rosalia». Coronavirus permettendo. Intanto, proprio oggi in Cattedrale partiranno le riprese del film. «È il tentativo di mettere insieme l’idea che Rosalia c’è comunque così come c’è il festino – ha spiegato la regista Costanza Quatriglio, che è anche la direttrice della sezione Sicilia del centro sperimentale di cinematografia – Il festino esiste perché è dentro il sentimento di questa città e dentro la coscienza di ciascuno di noi». Preghiera, memoria e arte si intrecciano nel lungometraggio (di circa 75 minuti) che unisce il sacro e il profano del tradizionale appuntamento estivo palermitano. 

Il film realizzato anche con materiali d’archivio – messi a disposizione dalla fondazione Teatro Massimo, l’associazione Teatro Biondo, l’orchestra sinfonica siciliana, l’accademia di Belle Arti di Palermo, il conservatorio di musica Alessandro Scarlatti, la fondazione Sant’Elia, l’istituto Luce e Rai Teche – sarà disponibile gratuitamente dalla sera del 14 luglio su diverse emittenti televisive, arene cinematografiche e piattaforme di streaming. Oltre alle immagini di repertorio ci saranno testimonianze e immagini di luoghi sacri. «Dopo uno spaesamento iniziale, dovuto al poco tempo a disposizione – aggiunge la regista – il lungometraggio è arrivato da solo, si è visualizzato da sé». 

Niente processione e niente carro, per il resto il programma religioso rimane quasi invariato. «Quello di quest’anno sarà un Festino di alta intensità spirituale – ha detto l’arcivescovo Corrado Lorefice – In una Palermo
sospesa, che ci vede costretti alla distanza, il Festino deve avvenire nel suo vero luogo: il cuore, vincendo ogni barriera e ogni distanza». La sfida è riuscire ad essere comunità nonostante le distanze. «Bisogna mettere insieme distanziamento fisico e
dimensione comunitaria – dice il sindaco Leoluca Orlando – Questo festino 2020 sarà il più globale nella storia dei festini di Palermo». 

Maria Vera Genchi

Recent Posts

Strage Casteldaccia, il sopravvissuto: «È successo un imprevisto». Ma non sarebbero dovuti scendere nel tombino

Non sarebbero dovuti scendere all'interno della stazione di sollevamento i cinque operai morti ieri a…

25 minuti ago

Un’eruzione dell’Etna nascosta da una tempesta di neve. Lo rivela uno studio dell’Ingv

Una colata di lava nascosta da una tempesta di neve. Nel maggio 2023 sull'Etna c'è…

37 minuti ago

Microcellulari sotto la maglia e smartphone nascosti nel muro del carcere di Augusta

Alcuni smartphone e due microcellulari. Nel carcere di Augusta, in provincia di Siracusa, sono stati…

1 ora ago

Processo depistaggio via D’Amelio, il legale di un poliziotto: «Il più grande accanimento della storia»

«Questo non è il più grande depistaggio della storia giudiziaria italiana, ma il più grande…

2 ore ago

Cosa c’entra un clan di Cosa nostra nell’arresto per corruzione del presidente della Liguria

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nell'ambito…

2 ore ago

In Sicilia alcuni enti locali rischiano il commissariamento per non aver approvato i bilanci

Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane senza bilanci di previsione approvati. In base ai dati…

2 ore ago