Un incrocio tra un bradipo e Giuseppe Garibaldi. Forse una delle «anime dei fuoricorso disperse nel monastero». Magari un banale monaco, considerato quanti ne abitavano lì. Impossibile dire se una presenza benigna o foriera di cattivi presagi per le sessioni d’esami presenti e future. Sono solo alcuni dei commenti alla foto che ritrae un presunto evento paranormale all’ex monastero dei Benedettini, oggi sede del dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania. Almeno nella fantasia di uno studente che ha condiviso lo scatto sul gruppo Facebook Spotted Unict. «Oggi alle 18 sono state spente le luci della facoltà per l’iniziativa ecologica M’illumino di meno – scrive il 15 febbraio – Ho pensato di fare una foto perché è raro vedere il monastero al buio. Tornando a casa ho fatto una scoperta inquietante. Una figura, probabilmente il fantasma di un monaco era rivolto verso di me mentre usciva da un muro».
E la fantasia di colleghi e cittadini si è subito scatenata. Tra le prime teorie, ad avere più seguito è stata quella che l’inquietante presenza fosse in realtà lo gnomo armato di ascia, protagonista indiscusso del programma tv di Italia 1 Mistero. Che adesso molti si augurano di vedere approdare al monastero etneo per una puntata speciale. «Un fantasma che spunta nel periodo d’esami, coincidenza? Io non credo», ricorda però Maurizio, più vicino alla teoria di Filippo sulle anime dei fuoricorso. Magari non per forza arrabbiati e invidiosi per non aver terminato gli studi, ricorda Raffaele: «Magari vi aiuta dandovi in anteprima le domande degli esami scritti….perché non sfruttarlo a fin di bene?».
Tra chi è poco convinto e vede nella foto un gatto o un bradipo, ci sono poi gli scettici. «E’ solo luce naturale riflessa sulla parete che, a causa delle sporgenze e della nostra tendenza umana a dare una forma conosciuta a qualsiasi cosa, fa sembrare il tutto una sorta di spiritello», spiega Salvo. Interrompendo i buoni propositi di altri utenti, come Simona, che scrive: «Ho trovato la scusa per non presentarmi all’esame». E non è la sola.
Nella corrente dei più pratici stanno infine altri commentatori. L’ospitale Lorenzo: «Chiamamu i picciotti ra via plebiscito e offremoci n’npanino ca canne i cavaddu». Ma anche Soanah, secondo la quale la foto sarebbe «un’ottima trovata per evitare il sovraffollamento di studenti al ponte (uno dei punti di studio del monastero, ndr)». In ogni caso, l’avvistamento potrebbe ripetersi ancora, almeno stando alla testimonianza di Paola: «Veramente non ricordo neanche un giorno in cui abbiano acceso le luci. Ho perso la vista al monastero». Forse un modo per non far perdere all’edificio del 1500 il suo alone del mistero. Se è vero, come dice Valentina, che «sembrava Hogwarts anche prima di avere i fantasmi…».
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