Il disinnesco dell’ordigno bellico al porto di Palermo Tra misure anti Covid, evacuazioni, si ferma la città

Una domenica insolita per centinaia di famiglie palermitane, costrette a lasciare per una mattina le proprie abitazioni durante le operazioni di recupero e disinnesco di una bomba della seconda guerra mondiale trovata durante i lavori dell’anello ferroviario al porto di Palermo. I militari del genio guastatori hanno liberato e sollevato l’ordigno, che verrà smontato, con la spoletta che sarà fatta brillare nella casamatta realizzata sul posto, mentre la parte con l’esplosivo verrà portata nella cava di Pian dell’Aia a Torretta. L’operazione più difficile, tuttavia, è stata quella di fare evacuare tutte le famiglie nel raggio di cinquecento metri dal punto in cui è stata rinvenuto l’ordigno, da oltre 600 libbre, con le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni. 

Le operazioni di evacuazione sono iniziate alle 6 del mattino nella cosiddetta zona rossa, i cui accessi sono stati e sono tutt’ora presidiati dalla polizia municipale. «Le operazioni si sono svolte in maniera tranquilla e ordinata – fanno sapere dal Comune -. Soltanto in pochi casi le forze dell’ordine hanno accompagnato all’esterno della zona rossa alcuni nuclei familiari». Oltre che con le forze dell’ordine, l’intera operazione si sta svolgendo con l’ausilio di volontari e della protezione civile, circa 180 quelli in forza al Comune di Palermo. Questi fino alle 9:30, in via del tutto precauzionale, hanno verificato la presenza di persone all’interno delle abitazioni della zona rossa. 

Sono state circa 500 le persone che hanno usufruito dei mezzi messi a disposizione dell’Amat ed accompagnate presso il punto di raccolta all’interno dello stadio Renzo Barbera, mentre una ventina di persone con disabilità sono state accompagnate presso il secondo punto di raccolta al Pala-Uditore. Nessuna persona al Pala-Oreto, la struttura è dunque rimasta chiusa. All’interno della zona rossa sono rimaste le forze dell’ordine in funzione di servizio antisciacallaggioLe persone in quarantena volontaria o in isolamento per Covid-19 trasferiti in totale sono state sette. Di questi solo due positivi, che sono usciti già ieri e sono stati al San Paolo.

– Aggiornamento ore 16.15

L’ordigno è stato fatto brillare.

– Aggiornamento ore 14.20. 

La bomba ormai inerte viene portata fuori città per il brillamento. La popolazione può fare rientro alle proprie abitazioni in zona rossa. 

– Aggiornamento ore 13.00.

Alle 13 è terminato il taglio della calotta della bomba. Si procede all’ispezione della parte aperta e poi il despolettamento e il brillamento della spoletta. La parte contenente il tritolo, invece, sarà messa in sicurezza, caricata su un mezzo e trasportata alla cava di Torretta.

Gabriele Ruggieri

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