Il discorso di Grillo: “Sono tutti contro di noi: Partiti, lobby, tv, giornali, massoneria, banche, finanza. Ma vinceremo. A cominciare dalle elezioni europee”

NESSUNA CONCESSIONE ALLO SPETTACOLO. MA UN DISCORSO POLITICO A VENTIQUATTRO CARATI.

Poche battute. Nessuna concessione allo ‘spettacolo’. Molto diretto. E, soprattutto, molto ‘politico’. Senza pessimismo. Ma, anzi, con un pizzico di ottimismo. Con una riflessione sulle elezioni europee del maggio 2014. Questo, in estrema sintesi, il messaggio di fine anno di Beppe Grillo.
Parole che hanno un po’ stupito per la sobrietà. Ma anche per l’efficacia.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha iniziato ponendo una domanda: cari italiani, vi va bene questo Paese? “Se non vi va bene, seguiteci – ha detto il leader del Movimento 5 Stelle -. Ma non vi fate trarre in inganno da chi disinforma. Da chi dice che non abbiamo fatto nulla. Assumete le informazioni giuste. Perché l’Italia, piano piano, sta cambiando. La stiamo cominciando a cambiare”.
“Pensateci un attimo – ha precisato Grillo -: se non fosse stato per noi Berlusconi sarebbe ancora in Senato. Invece l’abbiamo mandato a casa. Un’altra cosa che non vi dicono è che abbiamo salvato l’articolo 138 della nostra Costituzione. L’abbiamo salvato da quelli che avrebbero voluto cambiarlo”.
“I nostri parlamentari si sono ridotti del 50 per cento l’indennità – ha aggiunto Grillo -. E abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi. Noi le cose che diciamo di voler fare le facciamo. Senza tentennamenti. Vi chiedo una cosa: a me chi me lo faceva fare di impegnarmi in quest’avventura? Avrei potuto fare uno spettacolino qua e uno spettacolino là e godermi vecchiaia e pensione. Ma non l’ho fatto. E sapete perché? Perché non mi va di vivere in un Paese così. Noi l’Italia la vogliamo cambiare. Veramente. Insieme con voi”.
“Guardate quello che succede attorno a noi – ha detto -. Abbiamo tutti contro: Partiti politici, tv, giornali, massoneria, banche, finanza, lobbisti. Tutti contro di noi. Ci sarà un motivo, no? Perché i nostri parlamentari si rifiutano di votare le leggi ad occhi chiusi. Le studiano, le leggi. E scoprono, ad esempio, che c’è una defiscalizzazione di 20 milioni di euro per il gruppo Sorgenia” (il gruppo Sorgenia, per la cronaca, fa capo a De Benedetti, l’editore del gruppo Espresso la Repubblica).
“Vogliamo cambiare questo Paese – ha affermato Grillo – perché siamo preoccupati. Perché ci sono 30 milioni di persone sotto la soglia di povertà. Bisogna trovare i soldi per aiutarle. Abbiamo fatto la nostra proposta per le pensioni: un tetto di 5 mila euro per tutti. E pazienza per i mega pensionati che perderanno soldi”.
Grillo ha parlato anche di legge elettorale. Ha ribadito che il Movimento 5 Stelle è sempre stato favorevole all’abolizione del Porcellum. E ha ricordato che è stato il capo del Governo, Letta, a votare contro l’abolizione dell’attuale legge elettorale”.
Giunti a questo punto, ha aggiunto, “non resta che andare a votare con il Mattarellum”. Il riferimento è alla legge elettorale precedente al Porcellum, che prevede il 75 per cento dei seggi assegnati con il maggioritario e il restante 25 per cento con il proporzionale.
Grillo ha parlato anche della Corte Costituzionale. E ha detto che sei anni per pronunciarsi sulla legge elettorale sono troppi (per la cronaca, tanto ha impiegato la Consulta per dire che il Porcellum è incostituzionale).
Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, la Corte Costituzionale è un organo “politico”. E va abolita.
L’ultima parte del discorso Grillo l’ha dedicata all’Unione europea. “Quest’Unione europea non ci piace – ha dichiarato Grillo -. Ma questo non significa che non ci impegneremo alle elezioni europee. Al contrario, ci impegneremo a fondo. Per vincere. Per andare in Europa e portare lì le nostre idee. Per cambiare anche l’Europa. Per celebrare un referendum sull’euro. E, se ci saranno le condizioni, anche per uscire dall’euro”.
“Questa Europa non ci piace – ha detto il leader del Movimento 5 Stelle -. Ed è proprio per questo che dovremo impegnarci a fondo alle elezioni europee. Per creare uno schieramento con i Paesi europei oggi in difficoltà, dalla Grecia alla Spagna, al Portogallo e così via. Si arriverà a un euro a due velocità? Non ho le competenze per affrontare un tema così delicato. Ma qualche cosa si dovrà fare”.
Quindi il Fiscal Compact. “L’Europa ci ha tolto la sovranità monetaria – ha ricordato Grillo -. E anche altre sovranità. Ora, grazie a Monti, c’è anche il Fiscal Compact. Dovremmo pagare 50 miliardi di euro all’anno per vent’anni. Per ridurci in mutande. Ma per chi? E per che cosa? Per pagare queste cifre assurde si vorrebbero vendere quello che i nostri nonni hanno costruito in vent’anni”.
Qualche tentennamento alla fine. ma è solo un attimo. “Avevo preso qualche appunto – dice dando un’occhiata ai fogli di carta -. Ma va bene così. Non vi voglio annoiare. Auguri a tutti. E tranquilli: vinceremo”.
(Foto di prima pagina tratta da orizzontenotizie.it)

Giulio Ambrosetti

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