La sezione disciplinare del Consiglio Superiore della magistratura ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Antonio Di Matteo e Francesco Messineo “per essere rimasti esclusi gli addebiti”
Il procedimento disciplinare era stato avviato a Marzo dell’anno scorso, in seguito ad una intervista in cui, il magistrato, impegnato nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, aveva parlato delle telefonate tra l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
L’azione disciplinare era stata promossa anche nei confronti del procuratore di Palermo Francesco Messineo, che era stato accusato di non aver segnalato ai titolari dell’azione disciplinare il comportamento di Di Matteo. Ma essendo venuta meno l’accusa nei confronti del pm titolare dell’inchiesta Stato-mafia, e’ caduta anche la contestazione nei confronti di Messineo.
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