Il Covid-19 stoppa l’avvio del servizio di raccolta rifiuti Appalto da 115 milioni per 12 Comuni deve attendere

L’emergenza coronavirus ha ripercussioni anche sul servizio di raccolta dei rifiuti. In particolare, per l’avvio del servizio da parte dell’ati composta da Dusty e da Ambiente 2.0 consorzio stabile in dodici Comuni della Srr area metropolitana: Aci Bonaccorsi, San Gregorio di Catania, Valverde, Viagrande, Gravina di Catania, Milo, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Pedara, Sant’Agata Li Battiati, Sant’Alfio e Santa Maria di Licodia. 

L’associazione temporanea di imprese, lo scorso anno, si era aggiudicata la gara d’appalto per la gestione del servizio di «spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati compresi quelli assimilati». Un appalto da oltre 115 milioni di euro e che prevedeva il servizio di gestione rifiuti settennale

Già da ieri, in alcuni territori (Paternò, Santa Maria di Licodia e Valverde) la nuova società avrebbe dovuto iniziare; a Motta Sant’Anastasia e Viagrande il servizio avrebbe dovuto essere attivo dallo scorso 16 marzo. Tutto, però, è stato stoppato dall’emergenza coronavirus. E nei vari Comuni si è deciso di rinviare la partenza del nuovo servizio

A Paternò, per esempio, la ditta Ambiente 2.0 consorzio stabile ha manifestato l’impossibilità di avviare il servizio proprio perché dall’ispettorato del lavoro è arrivata risposta negativa sulla possibilità di procedere al passaggio del personale dalla vecchia ditta alla nuova società. Infatti, già lo scorso marzo 24 marzo, il Centro per l’impiego di Catania aveva comunicato la momentanea impossibilità di convocare una riunione. Così l’amministrazione comunale ha proceduto a un nuova ordinanza urgente che scadrà il prossimo 31 maggio. 

Gravina di Catania, San Gregorio di Catania e Sant’Agata Li Battiati la scadenza del precedente contratto era fissata il 29 febbraio scorso; l’aggiudicataria è subentrata nell’affidamento del servizio sotto riserva di legge a partire dall’1 marzo. Da Aci Bonaccorsi, Milo, Pedara e Sant’Alfio non c’era invece nessuna scadenza: la Srr area metropolitana ha ritenuto opportuno di non procedere con urgenza alla consegna del servizio.

Salvatore Caruso

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