Il centro storico e l’ordinanza comunale contro i bangla shop «Devono chiudere alle 22». Residenti: «Altro favore ai locali»

«Avevamo chiesto una chiusura anticipata all’1 di notte con mezz’ora di tolleranza per il rientro dell’arredo e questa ordinanza non viene incontro alle nostre esigenze». Irene Raineri del comitato Gemmellaro-Sciuti spiega a MeridioNews gli effetti dell’ordinanza emanata dal Comune di Catania contro le risse e il bivacco e che impone la chiusura anticipata alle 22 agli esercizi di vicinato che vendono bevande alcoliche. Ovvero gli esercizi la cui superficie di vendita non supera i 150 metri quadri e che nel centro storico sono facilmente identificabili con i cosiddetti bangladini, quella sorta di minimarket in cui si può prendere da bere, ma solo da asporto. L’ordinanza viene giustificata «per evitare il rischio – si legge nel provvedimento del Comune – di sviluppare fenomeni di risse e bivacco e situazioni di degrado in una delle zone più belle della città». 

L’ordinanza, emanata per risolvere gli effetti della Malamovida, in realtà non asseconda le esigenze dei residenti manifestate nei diversi incontri avuti con l’amministrazione. Per il comitato, semmai, è un ulteriore provvedimento che rema in favore dei locali della Malamovida. «I bangla shop non tengono la musica, non hanno tavolini – prosegue Raineri -, non sono loro il problema. Piuttosto – conclude – sembra una scusa per fare cessare queste attività perché è in atto una lotta tra locali e questi poveri cristiani». E, secondo il comitato, l’amministrazione starebbe sposando la posizione dei titolari dei locali. Nel frattempo il piano pedonalizzazioni va avanti, ma non senza criticità. 

«In via Gemmellaro abbiamo altri piani», ha detto Giacomo Bellavia, presidente di Amts, interpellato da MeridioNews in merito all’installazione delle telecamere utili alla creazione di deterrenti nelle Ztl. Non ci sarà nessun sistema di videosorveglianza nella via del centro storico balzata agli onori delle cronache per la Malamovida. Forse ci sarà spazio per l’installazione dei paletti dissuasori ma i tempi non sono ancora chiari. Nel frattempo il Comune di Catania ha rinnovato le concessioni per l’occupazione di suolo pubblico a due locali nella strada che collega via Pacini a piazza Carlo Alberto. Concessioni in passato contestate dal comitato dei residenti, che lamenta la costante sproporzione tra il suolo concesso e quello effettivamente occupato con tavoli e sedie

Palcoscenico di risse e schiamazzi notturni, via Gemmellaro è da sempre al centro delle doglianze dei residenti: dall’inquinamento acustico agli episodi di inciviltà e vandalismo, fino alla totale assenza degli agenti della polizia municipale. Circostanze, queste, che i comitati lamentano dai tempi dell’amministrazione guidata da Enzo Bianco e di cui si è discusso nei tanti incontri convocati dalla commissione presieduta da Manfredi Zammataro. Ma, al netto di annunci e promesse, in via Gemmellaro almeno per ora resterà tutto com’è. 

Gabriele Patti

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