Il Catania si oppone e diserta la riunione «Azionariato popolare per l’erba del Cibali»

«Il Comune di Catania ci ha chiesto di occuparci della manutenzione del campo ancora per una settimana. Se dovesse proseguire questa situazione anche in seguito, proponiamo un’azionariato popolare per occuparsi dell’erba del Cibali». Nuccio La Ferlita interviene così sul caso del manto erboso dello stadio Angelo Massimino, che ha fatto ripristinare da una società specializzata dopo i due concerti di Ligabue del 11 e 12 giugno scorsi, organizzati dalla sua agenzia Musica e Suoni. La sua «non è una provocazione, ma una disponibilità di massima come risoluzione del problema. Per questo, non potendo continuare a manutenerlo per sempre, proponiamo di trovare altre soluzioni, come l’affidarci la gestione del bar nello stadio», specifica l’imprenditore, trovatosi in mezzo ad un contenzioso che va ormai avanti da oltre un mese tra il Comune e il Calcio Catania spa, che avrebbe dovuto riprendere possesso degli obblighi di cura del manto erboso.

La consegna dei lavori di ripristino doveva infatti avvenire oggi, ma «erano presenti solo i rappresentanti comunali, e non il Calcio Catania», spiega La Ferlita. La società calcistica si è infatti rifiutata di presenziare alla riunione tenutasi questa mattina all’interno dello stadio, spiegando il rifiuto con una nota comunicata ieri all’amministrazione comunale.

«Gli interventi da Voi eseguiti limitatamente alla porzione del manto erboso prospiciente la curva sud si evidenziano ictu oculi inidonei in quanto le opere non risultano realizzate a regola d’arte», recita la nota del Calcio Catania fa riferimento anche ad un’altra precedente comunicazione, datata 3 luglio, nella quale si sarebbe fatto riferimento a «l’inattività nella esecuzione degli interventi sull’intero manto erboso da parte dell’Ente in indirizzo», ovvero sempre l’amministrazione comunale. La società invita quindi  «ad effettuare ogni imprescindibile ripristino, rinnovando le riserve di ripetere ogni spesa da noi sostenuta per gli eseguiti interventi manutentivi, allo scopo di evitare l’aggravamento dei danni correlati e causalmente connessi allo svolgimento dei concerti».

«I lavori hanno rispettato la tempistica e tutti gli step previsti, e sono stati realizzati a regola d’arte – spiega La Ferlita – come confermato dall’agronomo (un tecnico inviato dal Coni, ndr).  Non è il mio campo, ma parliamo di materia viva e piante e queste hanno bisogno di una manutenzione continua. E se la controparte non vuole farlo, posso occuparmene io. Ma mi diano in cambio qualcosa, come la gestione del bar. In alternativa, ogni tifoso, cittadino, ma magari anche giornalista, potrebbe darci una mano nella gestione, acquistando una piccola quota di gestione», conclude La Ferlita.

Nel frattempo il Calcio Catania, nella sua nota, specifica: «Ci riserviamo comunque ancora una volta ogni azione per ogni conseguenziale danno che si dovesse subire in dipendenza della inidoneità del campo di gioco».

Leandro Perrotta

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