Il Castello Ursino apre al festival buskers Gammazita: «Ora serve l’aiuto dei catanesi»

Qualcosa si muove. Ma non è ancora abbastanza. Artisti e cittadini in queste settimane hanno espresso calore e curiosità per Ursino buskers, il primo festival delle arti di strada e performative di Catania, in città da venerdì 19 a domenica 21 settembre. E nonostante il sindaco Enzo Bianco non abbia risposto in prima persona all’appello dell’associazione Gammazita che organizza la tre giorni – di cui CTzen è partner -, dalle istituzioni arriva una novità: la disponibilità del fossato e del cortile del Castello Ursino, simbolo del quartiere nei cui vicoli si svolgerà il festival. Adesso, ad essere chiamati ad aderire, sono soprattutto gli sponsor: per sostenere un evento nato dal basso ma che promette di diventare un successo, almeno a giudicare dalla quantità di artisti, noti anche a livello internazionale, che ha richiamato.

«Abbiamo incontrato Valentina Noto, direttrice del museo civico Castello Ursino, che si è dimostrata molto disponibile – racconta Daniele Cavallaro di Gammazita – Ci ha offerto di prestare al festival il fossato del bene, non sempre visibile, e il cortile». Una proposta che viene direttamente dall’assessorato alla Cultura e rappresenta quindi la risposta del sindaco Bianco all’appello degli organizzatori. Così i laboratori si terranno nel cortile del castello, mercoledì e giovedì, nei giorni immediatamente precedenti alla manifestazione. Nelle due settimane che mancano all’evento, intanto, è previsto anche un volantinaggio con giocolieri per le vie del centro. Un piccolo assaggio della tre giorni a cui hanno già aderito più di 30 artisti di strada e circensi, per un totale di 24 spettacoli. «Ma il programma definitivo verrà chiuso proprio in questi giorni», spiega Cavallaro. Tra i nomi di spicco, figurano già Valentina Martin e Steve Bags, icone mondiali dell’hula hoop; Claudia Franco dell’Ecole Supérieure des Arts du Cirque di Bruxelles e Francesco Mirabile del Circo Bipolär.

Allo stesso modo, cresce l’interesse del pubblico. «Ci hanno contattato diverse persone, anche da fuori, per chiederci dove alloggiare con i camper», racconta Cavallaro. E alcuni commercianti hanno deciso di partecipare alle spese di organizzazione del festival con una piccola quota o mettendo a disposizione il loro lavoro. «Come un gestore di pannelli pubblicitari elettronici che ci ha offerto di ospitare gratuitamente la pubblicità di Ursino buskers dall’1 al 21 settembre». Ma non basta. «Serve uno sforzo in più perché insieme, da cittadini, potremmo davvero fare qualcosa di bellissimo – fa appello Cavallaro – Organizzare dal basso un festival che per tre giorni farà parlare tanto e bene di Catania e di una delle sue zone più affascinanti ma meno frequentate, il Castello Ursino».

[Foto di Museo civico Castello Ursino]

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

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