Il ‘caso’ Humanitas affonda il Governo Crocetta

SI DOVREBBE PARLARE DELLA DRAMMATICA CRISI FINANZIARIA DELLA REGIONE. INVECE PARLIAMO DI UN ESECUTIVO REGIONALE CHE VUOLE TAGLIARE I POSTI LETTO ALLA SANITA’ PUBBLICA PER DARLI AI PRIVATI! CON UN ESECUTIVO CHE RACCONTA BUGIE. STAMATTINA COMMISSIONE FINANZE CON I 9 MILIONI DELLA TABELLA H PER I SOLITI ‘AMICI’

Il ‘caso’ Humanitas che esplode tra bugie (del Governo) e contraddizioni. I precari che si preparano allo scontro sociale duro. I forestali che chiedono risposte precise. I Comuni e le Province in rivolta. Gli infermieri precari sul piace di guerra. Il ritorno della Tabella H che rischia di scatenare un putiferio, perché ad essere sostenute non sarebbero le istituzioni culturali, ma le solite clientele. I Comitati No Muos che si preparano a scendere di nuovo in piazza, visto che i militari americani non rinunciano alla loro arma letale. La Corte dei Conti che aspetta il rafforzamento del fondo rischi.

Insomma, il Governo di Rosario Crocetta sembra entrato in un tunnel. La sensazione è che il governatore e i suoi assessori non siano in grado di affrontare i problemi sul tappeto.

La questione drammatica, che dovrebbe avere la priorità su tutto il resto, dovrebbe essere quella finanziaria. Invece ha preso il sopravvento il ‘caso’ Humanitas, il gruppo sanitario privato, che da anni opera a Catania, al quale il Governo Crocetta sembra aver allargato i cordoni della borsa.

Quello che sta succedendo ha dell’incredibile. Tutto è iniziato la scorsa settimana con un documento spedito alla Commissione Sanità dell’Ars. Sembrava una cosa ordinaria. Ma a leggerlo, prima ancora che il ministro Giampiero D’Alia facesse scoppiare il caso, molte cose apparivano strane.

La prima stranezza era la concentrazione, a Misterbianco – una sorta di città del cemento alle porte di Catania, piuttosto anonima dal punto di vista urbanistico (e stiamo usando parole gentili) – di tre eccellenze sanitarie in un unico luogo e in un unico centro: oncologia, neurochirurgia e ortopedia. Perché tre eccellenze sanitarie solo in una provincia dell’Isola? E perché ad un gruppo privato e non pubblico?

Di solito, argomenti così importanti – con i quali si decide il futuro della sanità in Sicilia – si dibattono prima a Sala d’Ercole. E poi, non prima, il Governo decide. Verificando se in Aula c’è una maggioranza a sostegno del provvedimento che si intende varare.

Invece un Governo senza maggioranza in Aula ha fatto tutto da sé. Ben sapendo di favorire una parte politica della maggioranza: l’articolo 4 di Lino Leanza, non a caso con base elettorale proprio a Catania.

Il tutto con il silenzio del solito PD siciliano. 

Quando il Ministro D’Alia ha fatto esplodere il ‘caso’, il governatore Crocetta ha provato a minimizzare, dicendo che la delibera non era esecutiva. Ma l’amministratore delegato del gruppo Humanitas, Giuseppe Sciacca, in un’intervista al quotidiano La Sicilia, ha detto che a settembre è stato firmato una sorta di contratto tra Regione e il suo gruppo.

Ieri è stato appurato che l’amministratore del gruppo Humanitas ha detto la verità. Infatti questo gruppo ha già iniziato i lavori (investimento previsto: oltre 100 milioni di euro). Nella convinzione – avvalorata dall’accordo firmato a settembre – che il Governo regionale mantenga gli impegni assunti aumentando i posti letto al gruppo Humanitas. Ed erogando allo stesso gruppo Humanitas 10 milioni di euro all’anno!

L’aspetto incredibile – la parola è proprio questa: incredibile – è che mentre il Governo Crocetta firmava, a settembre, l’accordo con il gruppo Humanitas, prevedendo un notevole incremento di posti letto per questo gruppo, lo stesso Governo programmava un taglio di mille e 500 alla sanità siciliana!

Di fatto, siamo davanti a un Governo che dice di essere di ‘Sinistra’, ma che taglia i posti letto agli ospedali pubblici (per esempio i Punti nascita) per incrementare quelli privati. Un Governo che, messo davanti ai fatti nudi e crudi, non ha nemmeno il coraggio delle proprie azioni e mente sapendo di mentire. Un Governo che non reputa nemmeno opportuno discutere questi argomenti a Saala d’Ercole. 

Sarebbe stato più corretto, per il presidente Crocetta, dire: signori, abbiamo chiuso l’accordo con il gruppo Humanitas. Noi vogliamo favorire questo gruppo privato. E lo stiamo facendo senza nemmeno aver discusso di questa storia in Parlamento. Ce lo possiamo permettere perché i parlamentari di Sala d’Ercole non possono mandarmi a casa, sennò vanno a casa pure loro. Noi, grazie a questa legge elettorale ci facciamo i cavoli nostri. Come ce li stiamo facendo con i rifiuti, come ce li stiamo facendo con l’acqua ai privati.

Invece, no. Invece di dire la verità, il Governo prende tempo. E mente sapendo di mentire. Il tutto mentre Sud press giornalismo d’inchiesta, qualche giorno fa, non solo denunciava che i lavori del l’ampliamento del centro Humanitas andavano avanti, ma ha scoperto anche che certe autorizzazioni urbanistiche acciuffate in tempi record dallo stesso gruppo Humanitas sarebbero, come dire?, un po’ temerarie.

Diciamolo pure: quello di Crocetta, piuttosto che un Governo, è un regime. Appoggiato ad alti livelli. Sul modello – lo ribadiamo – Dc siciliana anni ’70. Mentre tutti attendono mesi, e certe volte anni, per ottenere le autorizzazioni, si scopre che i gruppi che interessano questo Governo ottengono autorizzazioni complesse in tempi strettissimi. Non è successo solo a Misterbianco, ma anche tra Gela e Butera, dov’è in corso una sceneggiata miliardaria sull’agro-fotovoltaico.

Le inchieste su certi personaggi della maggioranza non vanno avanti. Le denunce non hanno seguito. Insomma, la riproduzione del solito regime italiano.

Ma allora, quando comandavano i democristiani, i soldi c’erano. Oggi i soldi non ci sono. Per questo fa un po’ ‘senso’ – anzi, molto ‘senso’ – prendere atto che un Governo, nella martoriata sanità siciliana, toglie risorse al pubblico per farlo ai privati!

Il tutto in un quadro politico e sociale drammatico. Stamattina torna a riunirsi la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars. Con il Governo che, invece di occuparsi dei Comuni ancora senza bilancio a novembre perché lasciati senza soldi; invece di cercare soluzioni per le Province commissariate e abbandonate; invece di occuparsi delle tante emergenze che ormai esplodono qua e là (da ieri a Messina e dintorni gli studenti disabili sono ‘a piedi’: altra storia incredibile!) si accinge a ‘rivalutare’ la Tabella H con una spesa di 9 milioni di euro! Siamo alla follia.

 

 

Redazione

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