Il caso del terreno della discordia in via Generale Ameglio Interrogazione M5s al Comune. «Pericolo per i residenti»

«Si interroga l’amministrazione sulle azioni concrete che vorrà porre per risolvere il problema della sicurezza nel tratto di strada di via Generale Ameglio, nei pressi dei civici 10-14». Sono questi i passaggi finali di un’interrogazione a risposta scritta depositata nei giorni scorsi dal consigliere comunale del Movimento 5 stelle Graziano Bonaccorsi. Al centro della vicenda c’è una storia sollevata da MeridioNews a marzo del 2019 e che ha come oggetto del contendere un tratto di strada nel quartiere Nesima, alle spalle dei campi da calcetto USA 94. Da anni alcuni residenti lamentano infatti la pericolosità nel percorrere a piedi via Generale Ameglio. Colpa di un marciapiedi che improvvisamente si interrompe per fare spazio a una lamiera, alta circa due metri. Il tratto della discordia è finito anche al centro di una complessa vicenda giudiziaria collegata a dei lavori stradali. I fatti risalgono al 1999 e hanno come protagonista il Comune di Catania, ritenuto colpevole, almeno secondo una sentenza della giustizia amministrativa, di avere utilizzato un’area in maniera non del tutto legittima per la realizzazione della strada. Un appalto da due milioni di euro che aveva come oggetto l’asse viario a nord del viale Mario Rapisardi. Palazzo degli elefanti, secondo i privati, avrebbe tolto i terreni senza il necessario decreto d’esproprio. Poco più di duemila metri quadrati in cui ricade anche la particella 515, ossia quella in cui è presente il muro in lamiera che costeggia una proprietà privata e interrompere il marciapiede.

«Cosa ancora più grave – continua l’interrogazione con risposta scritta depositata dal consigliere Bonaccorsi – è che a rischiare la propria incolumità non sono solo i cittadini residenti ma anche gli studenti del liceo artistico Lazzaro. Le macchine che arrivano da via Tasso, spesso e volentieri, passano vicino alla recinzione con il rischio di travolgere i pedoni oltre al fatto che il tratto di strada è sprovvisto di impianto di illuminazione». I residenti della zona, oltre a chiedere la messa in sicurezza, hanno fatto un formale accesso agli atti «per avere notizie sugli accertamenti su una presunta occupazione abusiva di aree di proprietà comunale». Dal Comune di Catania, però, sarebbero arrivate risposte ritenute totalmente insoddisfacenti. Di fatto, la lamiera rimane al suo posto e con lei tutti i pericoli che ne conseguono. Adesso, l’attesa è tutta per la risposta che dovrebbe arrivare proprio da Palazzo degli elefanti.

Dario De Luca

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