IL NOSTRO GIORNALE NON HA MAI CONDIVISO LE SCELTE DEL PASSATO GOVERNO IN MATERIA DI SANITA’. A COMINCIARE DALLE NOMINE ‘POLITICHE’ DEI MANAGER. MA ADESSO, ALLE NOSTRE CONVINZIONI, SI SOMMA ANCHE UN ALTRO GENERE DI DUBBI
Lo stupore. Questo è il primo pensiero che ci viene in testa apprendendo dell’arresto dell’ex manager dell’Asp 6 di Palermo, Salvatore Cirignotta. Magari i nostri lettori diranno: un anno fa, anzi, 13 mesi fa, l’attuale presidente della Regione, Rosario Crocetta, faceva esplodere il ‘caso’ della fornitura di pannoloni.
Allora Crocetta convocò pure una conferenza stampa insieme con l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. L’accusa lanciata allora dal governatore Crocetta era quella di un tentativo di ‘pilotare’ una gara per la fornitura di pannoloni per circa 50 milioni di euro.
Oggi, dalle indagini effettuate dai magistrati della Procura della Repubblica di Palermo – con in testa il procuratore aggiunto Leonardo Agueci, un magistrato che ha alle spalle una grande esperienza in materia di reati contro la pubblica amministrazione – viene fuori un quadro che, almeno in noi, desta stupore e sconcerto per il calibro dei personaggi coinvolti.
A quanto si apprende dai risultati delle indagini, l’ex direttore generale ed ex commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo – la più grande Asp della Sicilia e una delle più grandi d’Italia – avrebbe cercato “con varie modalità di orientare sin dallinizio il risultato della gara a favore della società Fater, nonostante la diversa conclusione raggiunta unanimemente dai commissari esaminatori.
Stando sempre alle indagini, gli inquirenti avrebbero riscontrato le dichiarazioni dei componenti della commissione che era stata chiamata ad esaminare le offerte. Insomma, Cirignotta avrebbe cercato di condizionare l’esito della gara.
Sarà un processo – come sempre avviene in questi casi – a stabilire le eventuali responsabilità dell’ex direttore generale dell’Asp 6. Già in questa fase, però, qualche considerazione ci sembra si possa anticipare.
L’arresto è, di per sé, un fatto grave. E se i magistrati della Procura della Repubblica di Palermo di Palermo vi hanno fatto ricorso, beh, è segno che i fatti che contestano al dottore Cirignotta – che ricordiamolo nella vita fa il magistrato – sono molto gravi.
Noi siamo garantisti e attendiamo l’esito del processo per esprimere un giudizio su tutta questa vicenda. Tuttavia, in attesa del giudizio non ci sembra di offendere qualcuno se ci permettiamo di avanzare dei dubbi sulla gestione della sanità pubblica in Sicilia, nel periodo che va dal 2008 all’autunno del 2012.
Scriviamo questo perché il nostro giornale, sin da quando è andato in rete – novembre del 2011 – ha sempre contestato le scelte di fondo, in materia di sanità, adottate dall’allora governatore Raffaele Lombardo e dall’allora assessore alla Salute, Massimo Russo.
Le scelte adottate dal Governo Lombardo in materia di sanità e, in generale, la ‘filosofia’ che stava alla base di tali scelte non ci hanno mai convinto. A cominciare dalle nomine dei manager. Che, lo ricordiamo, sono state ‘politiche’ e non dettate – come all’inizio Lombardo e Russo avevano promesso – dalle selezioni effettuate dall’Università ‘Bocconi’ di Milano.
Lo stesso dottor Cirignotta – se non ricordiamo male – venne segnalato dall’Udc romano. Anche se poi – dopo il ribaltone politico dell’allora presidente Lombardo (eletto nel centrodestra e poi passato a governare con il PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia) – tutti i manager della sanità, sempre se non ricordiamo male, sono rimasti al proprio posto.
Detto questo, a distanza di qualche anno, non solo rimangono immutate le nostre convinzioni sulle scelte di fondo adottate dal Governo Lombardo in materia di sanità: scelte che ritenevamo, e riteniamo ancora oggi, sbagliate. Ma adesso, alle constatazioni oggettive di fatti che non ci convincevano (i tagli agli ospedali pubblici e una millantata e mai pianamente attuata medicina del territorio), si sommano anche i dubbi su un altro genere di fatti: fatti che, in genere, in un sistema, potrebbero non essere isolati nello spazio e nel tempo. Anzi.
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