Il bambino con la pistola, video girato a Palermo Contesto disagiato, il 13enne segnalato per furto

Verrebbe da un quartiere difficile di Palermo il ragazzino di 13 anni protagonista del video diventato virale in cui dedica una canzone neomelodica a un detenuto e poi spara un colpo di pistola in aria. Il video sarebbe stato caricato su Facebook negli ultimi giorni del 2018 e ha rapidamente ottenuto 123mila visualizzazioni e oltre mille condivisioni, prima di essere oscurato. La polizia postale di Napoli, su delega della locale Procura, ha avviato un’indagine dopo che le immagini sono finite su diversi quotidiani online, e oggetto di una denuncia mediatica da parte del consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli

Dagli accertamenti degli investigatori, è emerso che il minorenne è stato già segnalato dalle forze dell’ordine del capoluogo siciliano, così come diversi componenti della numerosa famiglia, per reati contro il patrimonio. Si tratterebbe di piccoli furti e rapine. Un contesto disagiato e di piccola criminalità, comunque estraneo a dinamiche di criminalità organizzata. Gli agenti della Postale non sono riusciti ancora a risalire a chi per primo ha caricato il video su Facebook. Un dettaglio non di poco conto, visto che anche questo potrebbe incidere su come proseguiranno le indagini e soprattutto su quale sarà la Procura competente. Al momento l’indagine resta a Napoli, ma resta ancora da valutare quali reati verranno contestati: secondo fonti investigative se l’ipotesi sarà solo istigazione alla violenza, allora il caso potrebbe restare in Campania, se invece verrà contestata anche la detenzione abusiva di armi, l’indagine potrebbe essere trasferita a Palermo. 

Per la polizia postale di Napoli resta un caso particolare e unico. Nel capoluogo campano sono più frequenti gli episodi in cui minorenni appartenenti a baby gang si esibiscono in gesti dimostrativi, ma quegli episodi rientrano solitamente in contesti di criminalità organizzata di competenza della squadra mobile. In questo caso invece si tratta di una dedica: il testo del brano parla infatti dell’attesa per il ritorno di un detenuto. Questi i primi versi che il 13enne dedica a un certo Pieruccio. «Senza libertà, mò te truove là, addò nun scarf sempe ‘o sole. Nuie stamm ccà, sempe a t’aspetta, pecché sì nu frat ‘o ver (Senza libertà, tu ora sei là, dove non c’è sempre il sole. Noi siamo qua, sempre ad aspettarti, perché sei un fratello vero)». Alla fine dell’esibizione il saluto: «Un bacio, Piero», seguito da un colpo di pistola in aria.

Salvo Catalano

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