Frutta e ortaggi in cambio di rifiuti perfettamente puliti e separati. Sembra un paradosso ma è tutto vero. Si tratta della lodevole iniziativa promossa da Legambiente e Coldiretti, con il patrocinio del Comune di Palermo e Rap, per Incentivare la raccolta differenziata educando i cittadini all’idea che il rifiuto può diventare un bene spendibile. Una sfida ardua ma necessaria in una città dove le percentuali di raccolta sono ferme al palo (ad agosto il dato è di poco sopra il 15 per cento rivela il presidente Giuseppe Norata) e il capoluogo rimane fanalino di coda nel Paese. L’iniziativa, che prende il nome di Cento piazze per differenziare ed è giunta alla sua terza tappa nell’Isola dopo Agrigento e Acireale, si terrà il 30 settembre al Foro Italico dove sarà possibile conferire i rifiuti differenziati per tipologia e ottenere in cambio buoni del valore di 1 euro da spendere nelle aziende di Campagna Amica, presenti quel giorno con propri stand.
«Partecipiamo volentieri a questa iniziativa qui e nel resto dell’Isola perché la salvaguardia dell’ambiente è uno dei nostri obiettivi – spiega Giuseppe Marsolo della Coldiretti – Grazie agli iscritti metteremo a disposizione i nostri prodotti a chilometro zero premiando i cittadini con alimenti salubri e genuini». Più nel dettaglio, per ogni chilo di materia prima consegnata sarà conferito un buono valore secondo una tabella di conversione. Ad esempio, si va dai 20 punti per ogni chilogrammo di plastica e di 5 per la carta ai 3 e un 1 punto rispettivamente per il vetro e l’organico. Per ogni 30 punti raccolti, quindi, si riceverà un buono da un euro che potrà essere barattato agli stand dei commercianti che aderiscono a Coldiretti. Ma l’importanza di questa iniziativa è educare non solo alla raccolta differenziata ma a una raccolta fatta bene, ribadisce più volte il presidente regionale di Legambiente Gianfranco Zanna.
«Per noi le discariche, siano esse pubbliche o private, fanno schifo, e l’unico approccio corretto al problema è la differenziata – dice senza mezzi termini Zanna – Oggi in Sicilia siamo in ritardo, fermi al 20 per cento ed è un dato che non migliorerà fino a quando i grossi centri come Palermo, Messina e Catania non cambieranno mentalità. Può sembrare un paradosso parlare di differenziata di qualità in una città come la nostra dove la raccolta è ai minimi termini, ma siamo ottimisti». Per Zanna, però, non basta il porta a porta: il vero salto di qualità è la chiusura del ciclo dei rifiuti, dalla raccolta alla loro trasformazione: «Mi auguro che questo sogno diventi presto realtà». Un obiettivo lodevole ma di difficile attuazione, in una città storicamente restia al cambiamento e dove, spesso, non mancano disservizi anche da parte dell’azienda che gestisce la raccolta.
«L’organizzazione presuppone fondamenta solide e su questa base ci stiamo muovendo – afferma il presidente della Rap che oggi ha partecipato alla conferenza stampa a Palazzo delle Aquile – e l’avvio dell’impianto di compostaggio a Bellolampo è importante perché dà solidità al sistema di raccolta differenziata». Da solo, tuttavia, non basta, riconosce: «Stiamo correndo per aprire il centro comunale di raccolta e dovremmo andare a regime tra due settimane». Mentre sui ritardi nel ritiro della differenziata, spesso a singhiozzo, Norata assicura che a giorni saranno congegnati nuovi mezzi per garantire che il servizio venga erogato costantemente come programmato dai calendari. «Nonostante l’estate, in cui di solito si registra un crollo, la differenziata si è mantenuto stabile intorno al 16 per cento – conclude – Questo ci da’ motivo di credere che possiamo crescere: siamo parecchio indietro come città e ogni iniziativa per noi è utile e a questa non potevamo mancare».
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