Quattro persone, di cui due denunciate per lesioni personali aggravate, tutte vicine alle vittime del tragico incidente del 13 ottobre scorso. Si tratta del gruppo che giovedì scorso avrebbe picchiato, davanti il padiglione E dell’ospedale Cannizzaro, il padre di Giuseppe Cusimano, il 40enne unico superstite dello schianto lungo la strada statale 121 in cui persero la vita quattro persone. La notizia, diffusa nel primo pomeriggio da Live Sicilia, è stata confermata a MeridioNews da fonti investigative.
Cusimano, che era alla guida della Seat Leon, è attualmente indagato per omicidio stradale plurimo. Secondo gli investigatori il gruppo che si era recato al Cannizzaro avrebbero voluto mettere a segno una missione punitiva per vendicare la morte di Erika Germanà Bozza,15 anni, Manuel Petronio 17 anni, Salvatore Moschitta 20 anni e Lucrezia Diolosà Farinato 28 anni(quest’ultima compagna dell’ indagato e unico sopravvissuto, ndr).
Tuttavia il gruppo non sarebbe riuscito ad entrare all’interno del reparto di Ortopedia, dove Cusimano è ricoverato. I vendicatori sarebbero venuti a contatto con il padre del paziente, con il primo che è stato picchiato selvaggiamente tanto da essere stato trasportato successivamente al Pronto soccorso per l’applicazione di alcuni punti di sutura. Immediate sono scattate le indagini con la vittima dell’aggressione che ha presentato una denuncia alla polizia del capoluogo etneo. Utili alle indagini le immagini registrate del sistema di video sorveglianza presente nell’ospedale. Nel contempo gli agenti di polizia del commissariato di Adrano avevano predisposto una sorveglianza particolare per i familiari di Cusimano, residenti nel Comune adranita, al fine di evitare altre rappresaglie.
Intanto si attendono ancora i risultati degli esami dell’alcool-test e drug-test a cui è stato sottoposto Cusimamo subito dopo il ricovero, cosi come i dati relativi sulla velocità della Seat Leon.
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