IL NUOVO CENTRODETRA DEL MINISTRO DEGLI INTERNI SI E’ ‘TELEMATIZZATO’…
“Cercasi candidato per Gela, bella presenza, salute di ferro perché da queste parti aria e mare sono inquinati, e tanti voti”. Magari non è proprio questo il testo dell’annuncio. Ma di una cosa simile si deve trattare, stando a quello che racconta l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore Iacolino: “A Gela il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano cerca candidati con annunci sui social network”.
Certo, in tutta l’Italia – e anche in Sicilia – la nuova formazione politica del Ministro dell’Interno, fondata sull’onda del tradimento verso il Cavaliere non sembra messa bene. Anzi. ma arrivare a mettere annunci sui social network! Beh, se è così Alfano e compagnia bella sono già ‘bolliti’ prima di partire. Ma vediamo cosa dice Iacolino.
È da realtà come Gela, vessata da anni di malgoverno di centrosinistra – sottolinea l’eurodeputato uscente, ricandidato nelle file azzurre – che Forza Italia intende ripartire già dalle elezioni europee per dare un segnale di discontinuità col passato.
Poi c’è il riferimento al presidente della Regione, Rosario Crocetta, ex Sindaco di Gela, e all’attuale Sindaco della “Città dell’Eni”, Angelo Fasulo: Crocetta prima e Fasulo adesso – afferma Iacolino – hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza. Lattuale presidente della Regione con la riforma delle Province, che definire una mostruosità è poco, è riuscito perfino a mettersi contro i suoi stessi concittadini.
Gela – aggiunge leurodeputato di Forza Italia – continua a pagare un prezzo altissimo in termini di inquinamento a causa della presenza della raffineria Eni, dove recentemente cè stato un pericoloso incendio. Nonostante ciò, la Regione non muove un dito: anzi, lintendimento del Governo Crocetta era di abbassare le tasse sulle estrazioni petrolifere.
Quello che dice Iacolino è vero: Gela, da oltre 50 anni, è stata data in ‘pasto’, che ha fatto di Gela un “fiero pasto” modello conte Ugolino. La città è un disastro: la scorsa estate ci sono stati due sversamenti in mare di idrocarburi; qualche giorno fa un incendio. Inquinamento di qua e inquinamento di là. Uno schifo.
Se andate a fare i conti, vi accorgerete che l’Eni – che non pagare le imposte in Sicilia – risulta creditore della Regione. L’Eni di Gela è la dimostrazione che che l’Italia tratta la Sicilia come l’ultima delle colonie.
Fino a qualche tempo fa, lo stabilimento che ha distrutto una città e uno dei litorali più belli della Sicilia, dava lavoro a circa mille 200 persone. Che adesso si ridurranno a circa 700. Per 700 posti di lavoro si dà una città in ostaggio ai signori dell’Eni. Una vergogna. Con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, perito chimico, ex dipendenti dell’Eni di Gela. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
Ma, Crocetta e parte, a Gela sono arrivati Alfano e i suoi amici a caccia di voti. Ma per prendere voti ci vogliono i candidati. E chi si candiderà nel Partito del Bruto di Arcore? Da qui – sembra incredibile – la ricerca di candidati sulla rete.
Di fronte a questa rivoluzione al contrario – insiste Iacolino – e allinconsistenza di forze neocentriste come il Nuovo centrodestra democratico (Ncd), che proprio a Gela si è ridotto a cercare candidati mettendo annunci sui social network, lunica vera alternativa si chiama Forza Italia. Ncd la smetta di piagnucolare: non cè nessun potere forte che lo sta massacrando, ma più semplicemente un elettorato moderato che lo punisce per il suo attaccamento viscerale alla poltrona e lincoerenza politica sin qui dimostrata.
Certo, Iacolino magari, da ex alfaniano meso da parte dal cinismo del Ministro, ci va pesante. Ma, detto questo, Angelino e i suoi sono veramente messi male…
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…
Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…
Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…
La corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di…