dal Partito Socialista dei Sicilia
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nei giorni scorsi si è svolto presso la biblioteca comunale di Vizzini (CT) un interessante convegno, organizzato dallIstituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana e dal Partito Socialista dei Siciliani, sul tema Sicilia e Socialismo, nella terra di Giuseppe Garretto.
Durante il corso della manifestazione, nella quale sono intervenuti Giuseppe Coniglione (consigliere comunale di Vizzini e membro del coordinamento del Partito Socialista dei Siciliani), il prof. Massimo Papa (già membro del coordinamento regionale del Partito Comunista Italiano), Pierpaolo Montalto (segretario provinciale di Catania di Rifondazione Comunista), Valerio Marletta (sindaco di Palagonia, già consigliere provinciale con Rifondazione Comunista) e il dott. Vito Saverio Cortese (già sindaco di Vizzini con il Partito Socialista Italiano), si è omaggiato il personaggio che fu lillustre politico e scrittore Giuseppe Garretto, prima perseguitato esule antifascista ed antinazista, poi affermato autore del romanzo Sicilia, terra di dolore, Serpa Pinto e Realtà Siciliana, oltreché esponente di spicco del PSI degli anni fra il 40 e il 50.
Partendo dalle idee di Giuseppe Garretto, che venne espulso dal Partito Socialista Italiano per le sue idee fieramente autonomiste, si è anche parlato della mancata attuazione dello Statuto Speciale dAutonomia della Sicilia, di come esso potrebbe essere il volano per lo sviluppo delleconomia della nostra terra, dello sfruttamento delle risorse minerarie siciliane nonostante la competenza esclusiva della Regione Siciliana e del mancato sviluppo della nostra terra, che da Regione estrattrice di petrolio e di metano e raffinatrice di carburanti non sia riuscita a decollare a differenza degli altri paesi che hanno avuto le stesse risorse ed oggi sono paesi avanzati.
E anche emerso, partendo da unanalisi fatta da sinistra e nonostante la diversità di vedute, come la Sicilia oggi stia seriamente pagando la non-attuazione della tanto voluta autonomia e di come essa sia stata sfruttata esclusivamente per concedere posti e finanziamenti a pioggia da una classe dirigente che ha sempre agito in maniera clientelare e parassitaria, venendo meno alla missione assegnatele dal Popolo Siciliano. Alla fine delliniziativa è stato anche costituito il Circolo Calatino del Partito Socialista dei Siciliani ed è stato scelto come coordinatore pro-tempore sino al prossimo congresso del PSdS il giovane consigliere comunale Giuseppe Coniglione, che avrà il compito di organizzare il partito e lazione politica nel territorio di competenza. Ultimo atto del convegno è stato lappello lanciato alla sinistra siciliana dal Partito Socialista dei Siciliani, nella persona di Giuseppe Coniglione, qui di seguito riportiamo il testo:
Appello alla Sinistra Siciliana
Cari compagni e care compagne che ancora oggi, nonostante gli errori dei leader storici e le sconfitte subite, fieramente credete nei valori e negli ideali della Sinistra, compagni e compagne che lottate quotidianamente affinché gli ideali di uguaglianza, giustizia sociale, internazionalismo, ambientalismo e pace e rispetto dei popoli siano realtà e che orgogliosamente amate, nonostante i pregi, i vizi e le contraddizioni di questa terra, definirvi siciliani, è giunta lora di organizzarci per lo sviluppo, la legalità e il progresso della nostra amata, sfruttata, vilipesa e martoriata Sicilia.
Dopo aver constatato la debolezza di tutte le forze politiche di sinistra, dopo aver constatato, ribadiamo, gli errori compiuti e le vacue speculazioni politiche di taluni, crediamo che sia giunto il momento di fare il punto della situazione, oggi, qui a Vizzini nella terra del caparbio Giuseppe Garretto, e di impegnarci affinché, almeno nella nostra Regione e nella speranza che sia esempio dunità per lItalia intera, si costituisca una forza, una piattaforma politica, unalleanza di partiti, movimenti ed associazioni che creda orgogliosamente nei valori storici della sinistra summenzionati e che abbia come primo obiettivo lannosa risoluzione della Questione Siciliana.
Nella speranza che possa nascere dal territorio, dalla lotta politica per i diritti negati alla nostra terra, dallattuazione integrale dello Statuto Speciale dAutonomia unopportunità importante, senza rinunciare alle appartenenze partitiche e tuttavia lottando UNITI affinché la sinistra possa riacquistare in Sicilia il ruolo che le spetta, senza perseguire le strade della frammentazione politica che hanno portato alla distruzione delle speranze dei compagni e delle compagne che ogni giorno lottano contro le ingiustizie di una classe politica sorda ed ingorda che ha ormai perso ogni ideale e non rappresenta altro che se stessa ed i potenti gruppi di interesse alle loro spalle. Ed è per questo che ci auguriamo che tanti compagni e compagne, di fede comunista, socialista, ambientalista o semplicemente di sinistra senza appartenenze partitiche particolari siano pronti a sostenere questo progetto rivoluzionario, che può farci veramente entrare nel cuore dei siciliani e segnare una svolta storica per la politica della nostra terra con la nascita di una piattaforma di sinistra che abbia come primo obiettivo la politica siciliana. Sotto i migliori auspici, per concludere non troviamo nulla di migliore delle parole dello scrittore e politico siciliano Giuseppe Garretto che oggi omaggiamo e che a suo tempo fu espulso dal Partito Socialista Italiano perché voleva, come oggi noi ci auguriamo, che la sinistra iniziasse ad interessarsi della Questione Siciliana e perché credeva che lAutonomia Siciliana poteva essere (e può essere oggi) il volano per lo sviluppo della nostra terra, se utilizzata ed attuata da politici di tenace concetto e fieri dei propri ideali e della propria missione nel rispetto di coloro i quali li hanno eletti. Ecco qui di seguito le famose parole di Garretto, contenute nel saggio Perché la Sicilia è Regione depressa:
Lo strumento più valido per cambiare la triste realtà siciliana è lAssemblea regionale. Ma lAssemblea regionale difficilmente sarà efficiente, sarà veramente uno strumento valido, se sarà composta da deputati che vedano nella deputatura una missione e non un mezzo per fare i loro sporchi affari. La Sicilia può veramente diventare in pochi anni una regione felice perché è ricca. Può diventare. Ma non lo diventerà mai, se allAssemblea andranno persone impreparate, incapaci, dedite o aspiranti agli affari, moralmente bacate, politicamente opportuniste, vili per natura o per calcolo, bassamente servili di fronte a Roma e al Nord o ipocritamente ossequienti a direttive settarie e confessionali per motivi di carriera o di ordine economico, persone, insomma, che vedono nellAssemblea regionale il mezzo per arricchirsi rapidamente come taluni predecessori, che, entrati scalcagnati nel Palazzo dei Normanni, oggi vivono nello splendore.
Viva la lotta per la Sicilia!
Il Partito Socialista dei Siciliani
La speranza che si prefiggono gli organizzatori delliniziativa è che in Sicilia la Sinistra possa organizzarsi per essere unita e a guardare con maggiore attenzione alla politica siciliana, affinché possa nascere una nuova realtà siciliana in grado di rispondere alle esigenze di un popolo stanco delle continue illusioni elettoralistiche.
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