I nuovi treni Pop sulla Messina-Catania-Siracusa Musumeci: «Ma Rfi è lontana da quanto concordato»

Cinque treni Pop in giro per la Sicilia. Si chiude oggi a Catania l’operazione di consegna dei nuovi convogli da parte di Trenitalia, iniziata i primi giorni di dicembre a Palermo. Un’altra piccola tappa nella modernizzazione della flotta nell’isola. Stamattina alla stazione etnea taglio del nastro per l’ultimo arrivato. In totale cinque nuovi convogli viaggeranno – alcuni sono già operativi da qualche settimana – sulla Messina-Catania-Siracusa e sulla Palermo-Messina. Fanno parte di un piano di ammodernamento più ampio che prevede, entro il 2022, l’introduzione in totale di 43 nuovi treni. Ad acquistarli è stata la Regione siciliana grazie ai fondi europei del Po-Fesr 2014-2020.

«L’anno prossimo ne arriveranno un’altra decina ed entro il 2022 completeremo la dotazione – spiega il presidente Nello Musumeci, affiancato dall’assessore Marco Falcone – Certo, sappiamo che non bastano i treni per avere un trasporto efficiente». La bacchetta del governatore si sposta subito da Trenitalia a Rete ferroviaria italiana, responsabile dell’infrastruttura. «Ammodernare la rete ferroviaria è una priorità, non una gentile concessione – continua – da 25 anni Rfi dice che deve intervenire sulla rete siciliana ma non progetta, nonostante abbia due miliardi in tasca per farlo. Sono partiti alcuni cantieri sulla Catania-Siracusa e sulla Catania-Palermo, ma siamo molto lontani dalla programmazione concordata». 

Secondo le stime di Trenitalia, nel 2021 l’età media dei treni in Sicilia dovrebbe scendere a 7,6 anni contro i 24,5 anni del 2017. L’isola è inoltre la prima regione del Sud Italia dove i pendolari potranno usufruire dei treni Pop. Si tratta di mezzi con una capacità di trasporto fino al 15 per cento superiore rispetto alla precedente generazione, che può trasportare fino a 530 persone con oltre 300 posti a sedere e dotato di otto porta biciclette, che sui treni regionali dell’isola viaggiano gratis.

Giornata di festa dunque stamattina a Catania. E non c’è spazio per i nodi irrisolti che riguardano anche Trenitalia. Nonostante i dati sulla puntualità forniti dall’azienda, infatti, il comitato pendolari che ha monitorato le corse negli ultimi mesi del 2019, denuncia come quasi il 20 per cento dei treni, a ottobre e novembre, sia arrivato in ritardo. E sottolinea cosa succede quando viene lanciata un’allerta meteo: collegamenti sospesi in via precauzionale sulle linee Siracusa-Modica-Gela-Canicattì e Catania-Caltagirone e riprogrammazione frequenti sulle tratte Messina-Catania-Siracusa e Catania-Palermo. 

Anche per venire incontro ai disagi dei pendolari su due tratte particolarmente problematiche come la Palermo-Trapani via Castelvetrano e la Catania-Caltagirone, l’assessore Falcone ha annunciato che nei prossimi mesi verranno proposti, d’accordo con Trenitalia, degli sconti per i pendolari.

Salvo Catalano

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