I nuovi presidenti dei parchi siciliani al vaglio dell’Ars Opposizioni all’attacco per le scelte su Etna e Nebrodi

Cambiano i vertici dei parchi siciliani. Le nomine, decise dal governo di Nello Musumeci nell’ultima giunta prima delle ferie agostane, finiscono da domani al vaglio della commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale. 

L’ingegnere Mauro Antonino Scaccianoce guiderà l’ente parco fluviale dell’Alcantara; Carlo Caputo sarà presidente del parco dell’Etna; Domenico Barbuzza al parco dei Nebrodi e Angelo Merlino sarà al timone del parco delle Madonie. Alcune di queste scelte – in parte rispondenti a logiche di spartizione di cariche di sottogoverno all’interno del centrodestra – sono state negli ultimi mesi oggetto di contestazione.

Carlo Caputo è l’ex sindaco di Belpasso che ha rinunciato a candidarsi la scorsa primavera per un secondo mandato. Adesso viene premiato con l’ambita presidenza del parco dell’Etna. Un passato da autonomista nel Mpa di Raffaele Lombardo, e molto vicino a Lino Leanza. Nell’ultimo periodo si è avvicinato a Musumeci, aiutando anche il suo ex vicesindaco Giuseppe Zitelli a diventare deputato regionale proprio tra le file di Diventerà Bellissima

Musumeci aveva chiesto a dicembre una terna di nomi ai sindaci del territorio. Di nomi ne arrivarono quattro sul tavolo del governatore: Ettore Barbagallo, ex assessore di Viagrande vicino al deputato regionale Anthony Barbagallo, Pippo De Luca, primo cittadino di Maletto legato a Forza Italia, e Angelo D’Agate, sindaco di Adrano. Ma alla fine Musumeci ha scelto il quarto nome, proprio Caputo, lasciando una scia di malumori anche all’interno dello stesso centrodestra.

Sulla sua nomina, infatti, si erano sollevate diverse critiche sia da alcuni sindaci del territorio che dal Movimento 5 stelle, perché accusato di essere incompatibile alla luce della legge Madia che vieta di dare incarichi a ex amministratori nel primo anno successivo alla fine del mandato. Termine che ormai è stato superato, ma le opposizioni ne fanno una questione di «opportunità», oltre che di «curriculum inadatto», e in commissione Cinque stelle, Pd e Claudio Fava potrebbero anche mettere sotto la maggioranza.

Domenico Barbuzza, nuovo presidente del parco dei Nebrodi, è uomo di Forza Italia, in particolare vicino all’assessora regionale Bernadette Grasso. Commercialista di Sant’Agata di Militello dove è anche consigliere comunale di Forza Italia. Anche su questo nome il Movimento 5 stelle promette battaglia. 

Scaccianoce, 56 anni, ingegnere idraulico di Paternò, è stato designato al parco dell’Alcantara. È presidente della fondazione dell’ordine degli ingegneri di Catania, è stato anche candidato recentemente alle Politiche con la lista di centrosinistra Insieme. Il suo nome era tra quelli finiti la scorsa estate sul tavolo dell’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per il ruolo di commissario straordinario alla viabilità nell’isola. Scelta che poi ricadde su Gianluca Ievolella.

Infine Angelo Merlino, scelto per guidare il parco delle Madonie, è un agronomo 37enne di Sant’Agata di Militello (consigliere nell’ordine di Messina), borsista al dipartimento Agraria dell’università di Reggio Calabria. Ha lavorato come consulente in diversi Comuni alle prese con la gestione del patrimonio boschivo, sia in Sicilia (come Troina e Capizzi), che in Calabria e in Nord Italia.

«I parchi naturali siciliani non possono essere gestiti come posti di sottogoverno – attacca il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupodevono essere guidati da soggetti realmente competenti in grado di valorizzarli anche per rilanciare il nostro territorio. Da un primo esame dei curriculum ci sono forti perplessità, parte dei candidati sembra non avere i requisiti necessari. È evidente che se i nostri dubbi fossero confermati il presidente Musumeci dovrà assumersi la responsabilità delle proprie scelte».

La seduta della commissione Affari istituzionali è prevista per domattina, ma il tema delle nomine al vertice dei parchi potrebbe anche slittare a mercoledì o alla prossima settimana. Prima si dovrà pensare alla sostituzione di Giancarlo Cancelleri, nominato viceministro.

Salvo Catalano

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