I ‘giochi’ pericolosi dell’assessore Nelli Scilabra

OGGI E’ IL GIORNO DELLE INDISCREZIONI. CHE RIGUARDANO POSSIBILI ASSUNZIONI PRESSO ITALIA LAVORO. E IL FUTURO POLO DIDATTICO-TURISTICO DI RIBERA, IN PROVINCIA DI AGRIGENTO. O ANCORA…

Vittima o carnefice? Interrogativo non di poco conto, visto il presunto scivolone dell’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, che dopo il tonfo del Piano Giovani è stata convocata, stamattina, dalla Procura della Repubblica di Palermo come persona informata sui fatti.

Adesso c’è da capire se è vittima di un sistema politico che l’ha catapultata in un ruolo più grande come parafulmine di un certo modo di fare politica, oppure carnefice che ha cercato di cavalcare la tigre, speculando sulla posizione di vantaggio.

Tante, forse troppo, le voci che si rincorrono sulle sue ‘gesta’. È tutta farina del suo sacco?

I dubbi restano, vista la giovane età. Il dato che emerge è il racconto che la vedrebbe protagonista di certe pratiche a dir poco pericolose. Pratiche che, se dovessero risultare vere, farebbero ritornare indietro le lancette del tempo al periodo della partitocrazia, allorquando il condizionamento sulla gestione della ‘cosa pubblica’ era prassi quotidiana.

Corre voce nei corridoi dei ‘Palazzi’ della politica di Palermo che l’assessore Scilabra più di una volta si sia mostrata insistente nel sottoporre nominativi da assumere alla società Italia Lavoro.

Qualcuno, da quanto riferitoci, sostiene che l’assessore Scilabra abbia cercato di convincere un referente in Sicilia di Italia Lavoro a contrattualizzare i tanti amici nell’attività di assistenza tecnica per le misure del Piano Giovani assegnate dal Governo regionale.

Viste le resistenze di questo dirigente della società ministeriale, l’assessore Scilabra si sarebbe spinta fino a strattonarlo in una specifica occasione. Il referente di Italia Lavoro si sarebbe difeso, nonostante le ripetute insistenze, non cadendo nel tranello.

Questo non sarebbe tutto. Strane voci circolano intorno al poli ‘tecnico-professionali di filiera’, nati, in applicazione dell’art.52 della Legge 35 del 4 aprile 2012, a seguito della riprogrammazione delle risorse a valere sul Piano Azione Coesione (PAC) “Potenziamento istruzione tecnica e professionale di qualità”.

Precisiamo che la costituzione dei poli tecnici professionali di filiera nell’ambito della Regione siciliana è finalizzata al conseguimento dell’obiettivo prioritario di assicurare stabilità, visibilità e qualità all’offerta formativa e garantire un maggiore raccordo con i fabbisogni formativi del mercato del lavoro.

Sono previsti nell’Isola 14 poli che dovrebbero essere avviati solamente dopo la conclusione della valutazione dei numerosi progetti presentati per avviare le attività formative. Valutazione che dovrebbe concludersi entro la prossima metà del mese di settembre.

Le strane voci porterebbero sempre all’assessore Scilabra che, come pare dalle indiscrezioni, sarebbe interessata particolarmente ad uno dei progetti depositati in assessorato ed oggetto di valutazione, come dicevamo.

Il progetto riguarderebbe il polo didattico turistico della provincia di Agrigento che avrebbe come capofila un istituto di Ribera.

La stranezza riguarderebbe la circostanza che, alle riunioni preliminari, avrebbero partecipato componenti dell’ufficio di gabinetto dell’assessore alla Formazione professionale accompagnati da uno stretto parente dell’assessore Scilabra.

Sempre se dovesse risultare a verità quanto riferitoci, effettivamente qualcosa di sospettoso potrebbe emergere da quest’ultima vicenda.

Per finire, altre voci autorevoli punterebbero l’attenzione su contratti con l’assistenza tecnica elargiti a parenti stretti di componenti dell’assessore Scilabra.

Chiariamo che si tratta solamente di indiscrezioni che abbisognano di ulteriori conferme.

Certo è che, se dovessero corrispondere a verità, la posizione dell’assessore Scilabra ‘vittima-carnefice’ potrebbe cambiare ed essere chiamata a dare più di una spiegazione non solo al presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Foto di prima pagina tratta da comunicato.it

Giuseppe Messina

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