I ‘buchi neri’ dell’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello: la denuncia del sindacato dei dirigenti medici

IL CIMO ASMD DELLA SICILIA HA INVIATO UNA LETTERA ALLE AUTORITA’ POLITICHE, AMMINISTRATIVE, CONTABILI E GIUDIZIARIE. DOVE, PARTENDO DALLE ACCUSE LANCIARE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO GIACOMO SAMPIERI SI ARRIVA A…

La crisi dell’Azienda ospedaliera di Palermo, Villa Sofia-Cervello. Le false fatturazioni. La drastica riduzione dei ricoveri. E le accuse lanciare dal Commissario Straordinario, dell”Azienda, Giacomo Sampieri.

C’è di tutto e di più nella lettera che la segreteria regionale del Cimo Asmd della Sicilia (Coordinamento italiano medici ospedalieri, ovvero il sindacato dei Medici dirigenti) ha inviato alla Procura delle Repubblica di Palermo, alla Procura della Corte dei Conti, al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, al Presidente e ai Componenti della Commissione Sanità dell’Ars, al Presidente e ai Componenti della Commissione Bilancio dell’Ars e al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

La Cimo Asmd di Palermo si dice “fortemente preoccupata per il grave deficit di bilancio relativo alla gestione 2013 degli OO. RR. Villa Sofia-Cervello (l’Azienda ospedaliere Villa Sofia-Cervello), ha preso posizione sulla vicenda, segnalando a mezzo stampa il forte calo di produttività fatto registrare dall’Azienda ospedaliera”. Deficit che ammonterebbe a circa 10 milioni di euro.

“I dati già trasmessi dall’Azienda all’assessorato regionale della Salute – si legge nella lettera – parlano chiaro: siamo di fronte ad un tracollo dell’attività assistenziale di uno dei maggiori ospedali di Palermo. Il raffronto tra 2012 e 2013 è indispensabile per riuscire a comprendere la problematica in oggetto:

? Dai 25.281 ricoveri ordinari del 2012 ai 22.325 del 2013, con un calo di 2.956 ricoveri e una minore produttività di 7.587.620 € (dai 101.239.675 € del 2012 ai 93.652.055 € del 2013).

? Dai 12.358 ricoveri in day hospital del 2012 ai 9.795 del 2013 con un calo di 2.563 ricoveri e una minore produttività di 3.222.239 € (dai 15.866.599 € del 2012 ai 12.644.360 € del 2013).

? Dai 2.310 ricoveri in Day Service del 2012 ai 3.070 del 2013, con una crescita di 760 e una maggiore produttività di 731.526 € (da 2.004.770 € del 2012 ai 2.736.296 € del 2013)”.

“Si registra quindi una rilevante contrazione dei ricoveri ordinari e in day hospital  – si legge sempre nella lettera – pari, nel complesso, a 5.519 con un minimo recupero per l’attività in Day Service di 760 prestazioni. Cifre allarmanti dalle conseguenze inimmaginabili per un’Azienda Ospedaliera che ha già subito pesanti tagli in termini di Unità Operative e di personale dopo l’accorpamento voluto dalla Legge regionale n° 5/2009”.

“Altrettanto allarmante – sottolinea l’organizzazione sindacale dei dirigenti medici – è la replica, riportata dalla stampa (Repubblica edizione di Palermo del 7.3.2014), del Commissario Straordinario, Giacomo Sampieri, che, se da una parte sostiene di aver dovuto dimezzare i posti letto di alcune UU.OO. (Unità operative ndr) ‘per motivi strutturali e di sicurezza’, dall’altra lancia un’accusa gravissima ai Direttori delle varie Unità Operative, alle altre Aziende Sanitarie e all’intero sistema sanitario regionale.

A questo punto il discorso si sposta sulla Chirurgia Plastica di Villa Sofia, in questi giorni nell’occhio del ciclone: “Dice Sampieri in risposta al dato della Chirurgia Plastica che spicca con un calo di produttività di circa 1,5 milioni di €: ‘Il nuovo Primario ha scoperto un giro di cartelle gonfiate per un milione e mezzo di € risalenti al 2012. Abbiamo istituito una commissione d’indagine e inviato le carte in Procura. La corretta fatturazione a partire dal 2013 ha determinato i minori introiti”.

“Vengono tuttavia omessi alcuni importanti dati relativi proprio a quella Unità Operativa – si legge sempre nella lettera -. Nel 2013 il numero di ricoveri è sceso da 412 a 315, circa 100 ricoveri in meno, con un tasso medio di occupazione dei posti letto passato dall’80 al 49 %. Quindi in Chirurgia Plastica su 12 posti letto disponibili ne vengono al momento utilizzati mediamente 5.8, cioè meno della metà”.

“Ancora, di fronte ai dati riportati dal quotidiano Repubblica sulle altre Aziende Sanitarie cittadine che sono in attivo o in pareggio di bilancio – scrive sempre il sindacato dei dirigenti medici – Sampieri dichiara: Abbiamo fatto risparmiare il sistema regionale sanitario regionale. Se gli altri avessero agito come noi, le ‘casse’ della Regione avrebbero tratto benefici”.

“Non si comprende come un minor numero di prestazioni erogate – leggiamo nella lettera – abbia fatto ‘risparmiare il sistema sanitario regionale’ che in realtà ha già stabilito ed erogato il budget complessivo a inizio d’anno. L’assessorato regionale della Salute non ha di certo corrisposto 10 milioni di euro in meno all’Azienda. Semmai la ricaduta, disastrosa, avverrà nella programmazione e nell’assegnazione di budget futura e il problema sarà solo del nuovo Direttore Generale, dei dipendenti dell’Azienda e dei cittadini che non troveranno risposte ai loro bisogni di salute”.

Quindi una domanda non certo secondaria: “Come è stato impiegato nel 2013 un budget che era stato programmato per erogare un numero di prestazioni ben più alto di quelle realizzate? A quanto ammonta allora il risparmio? Quanto è rimasto in ‘cassa’ di queste economie di bilancio?”.

“Infine – prosegue la nota del’organizzazione sindacale – l’affermazione che maggiormente allarma, da parte del Commissario Straordinario: Sospettiamo che le cartelle cliniche gonfiate siano molte di più. Abbiamo allargato l’indagine a tutti i Reparti”.

“Correlando questa frase alle precedenti affermazioni riportate – si legge sempre nella lettera – si evince che il Dottor Sampieri stia denunciando una ‘maxi-truffa’ ai danni del SSR (Servizio Sanitario Regionale ndr), puntando l’indice contro i vari Direttori delle UU.OO. dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, ma anche, velatamente, contro le altre Aziende Sanitarie cittadine”.

“Se quanto asserito dal Commissario Straordinario fosse vero – conclude la lettera – sarebbe dunque uno scandalo di dimensioni epocali, venendo alla luce un vero e proprio ‘sistema’ di sovrafatturazione e di bilanci alterati. Non si può certo restare nel dubbio. La Cimo Asmd chiede pertanto a tutte le figure istituzionali in indirizzo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, di far luce in tempi rapidi e certi sulle gravi accuse mosse dal Commissario Straordinario Giacomo Sampieri”.

 

Redazione

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