I bambini del Sud i più poveri d’Italia. In Sicilia il record

Si fa drammatica la situazione dei minori soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. Secondo i dati diffusi oggi da ”Crescere al Sud”, una iniziativa che raccoglie storie ed esperienze di minori e che sara’ presentata al Senato al presidente Pietro Grasso, e promossa da Save the Children e da Fondazione CON IL SUD, sarebbero almeno 500 mila i minori ”in poverta’ assoluta” (il 13,9% di quelli che vivono al sud), con una punta di 175.000 bambini e ragazzi della Sicilia, pari al 19%. A seguire la Puglia dove la poverta’ assoluta fra i bambini e’ del 15,5%, in Calabria dove e’ del 12,9%, in Campania dell’11,7%.

Questo a fronte di dati che parlano di circa l’8% nel Centro e Nord Italia, con una crescita del 20% rispetto al 2011. Sempre piu’ sole si ritrovano anche le neo-famiglie a causa della progressiva contrazione dei consultori (-20 unita’ rispettivamente in Campania e Puglia e -8 unita’ in Sicilia e Calabria) e degli altri servizi di sostegno alla genitorialita’; per strada, fuori dalle scuole: in Sicilia e’ del 24,8% la quota di minori che abbandona prematuramente la scuola, la percentuale piu’ alta dello stivale insieme a quella della Sardegna, a distanza siderale dalla soglia del 10% stabilita dall’Ue (entro il 2020); e sopra la media nazionale e molto distanziati dal target Ue sono anche i livelli di dispersione scolastica anche nelle altre regioni meridionali (21,8% in Campania, al 19,7% in Puglia e al 17,3% in Calabria).

”La crisi che colpisce l’infanzia del Mezzogiorno e’ sotto gli occhi di tutti ed e’ di una gravita’ senza precedenti. Per questo oggi torniamo a chiedere al nuovo Governo e al Parlamento di ascoltare i ragazzi e le ragazze del Sud che raccontando la loro vita quotidiana esprimono sogni, speranze e una grande volonta’ di migliorare il proprio futuro e quello delle loro citta” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.

”In particolare ‘Crescere al Sud’ – ha aggiunto – chiede nuovamente al Governo e alle Regioni del Mezzogiorno che investano sui bambini e i giovani del Sud, a partire dall’utilizzo dei fondi europei della programmazione 2014-2020, da impiegare principalmente in azioni di contrasto alla poverta’ minorile e alla dispersione scolastica”.

”Ignorare i diritti dei piu’ piccoli – gli ha fatto eco Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD – significa costruire un futuro illusorio. Significa pensare che si puo’ fare sviluppo indebolendo il capitale sociale. I dati allarmanti su dispersione e abbandono scolastico nelle regioni meridionali, la quasi totale assenza di servizi alla prima infanzia in alcune zone del Mezzogiorno sono la piu’ inaccettabile espressione del vero divario Nord-Sud. Una distanza che siamo abituati a pensare in termini prettamente economici, dimenticando che il vero divario da colmare e’ di natura ‘sociale’, anche in termini di servizi e opportunita’, a partire dai piu’ piccoli’.

Fonte: Asca

Redazione

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