Per i palermitani cresce la speranza di sbarazzarsi del faraonico e ingombrante progetto del Tram. Il Comune di Palermo e il gruppo che sta realizzando lopera – non senza ritardi e disagi per i cittadini – si sono infilato nel solito tunnel appaltizio fatto di ricorsi contro-ricorsi che sono, da sempre, la manna d certi studi legali.
La sceneggiata potrebbe portare allabbandono dei lavori da parte el gruppo che sta realizzando unopera delle cui utilità, a Palermo, in tanti dubitano, mentre non ci sono dubbi sul fatto che sta incasinando e che – se dovesse andare avanti incasinerà sempre di più la viabilità e, quindi, la vita dei palermitani.
Vediamo, adesso,a che punto è sta sceneggiata. Ci guida nella descrizione di questa nuova puntata della telenovela Il tram a Palermo un comunicato stampa sulla conferenza stampa andata in scena ieri, naturalmente a Palermo.
La vicenda del Tram – leggiamo nel comunicato – è lunga ed estremamente complessa (figuriamoci se a Palermo, in materia appaltizia cè qualcosa di semplice ndr). I pagamenti sono stati bloccati da gennaio 2012 perché la SIS (il gruppo imprenditoriale che dovrebbe realizzare lopera ndr) non aveva ottemperato alle richieste di chiarimenti formulate dai dirigenti del Comune che, durante la gestione del Commissario Latella, avevano rilevato come la stessa società stesse realizzando lavori non previsti dall’appalto originario, ma previsti solo dalla perizia di variante che all’epoca non era ancora approvata. (su uesto punto, in realtà, sarebbe corretto ascoltare anche le regioni dellimpresa).
Ciò aveva determinato – leggiamo sempre nel comunicato – il blocco dei pagamenti sia da parte del Comune, sia da parte del Ministero delle Infrastrutture. Solo a luglio, avendo la SIS risposto alle domande di chiarimenti e fornito documentazione esplicativa, l’Amministrazione comunale ha ripreso i pagamenti, limitandoli alle somme dovute per contratto e per i lavori già autorizzati.
Da quel momento il Comune – prosegue la nota di Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo – , d’intesa con le due amministrazioni regionali che si sono susseguite, ha seguito la situazione sotto due profili:
– da luglio a dicembre il Comune ha versato all’Amat e l’Ama alla SIS tutte le somme dovute per i lavori svolti e previsti dal contratto; visto il blocco dei pagamenti da parte del Ministero, il Comune ha anche anticipato una parte delle somme di competenza del Ministero;
– il Comune, con diversi incontri – a Roma e a Bruxelles – cui ha partecipato anche la Regione ha fatto di tutto per accelerare l’iter di approvazione della perizia di variante, indispensabile sia per sanare i lavori fatti dalla SIS (e quindi poterli pagare), sia per poter completare l’opera. (a destra la reazione dei tecnici del Ministero delle Infrastrutture quando hanno saputo che ci vorrebbero altri 90 milioni di euro pe rla perizia di variante…)
Grazie a questo lavoro fatto da Comune e Regione – leggiamo sempre nel comunicato – la perizia di variante è stata definitivamente approvata a gennaio di quest’anno, dopo un iter lungo anni che era rimasto sostanzialmente fermo già prima delle dimissioni dellex Sindaco, Diego Sindaco Cammarata (figuriamoci se lex Sindaco, tra una partita a tennis e una gita in barca, ne faceva una giusta ndr)”.
Ancora in queste ore Comune, Regione e Prefettura – recita con toni crepuscolari la nota di Palazzo delle Aquile – si stanno adoperando perché si possa procedere alla materiale erogazione delle somme che derivano dall’approvazione della perizia. Ieri il Prefetto ha ulteriormente rassicurato sui tempi brevi dei pagamenti.
Intanto la SIS ha comunicato all’Amat un nuovo calendario dei lavori – prosegue il comunicato – che è al vaglio dei tecnici. A fronte di questa comunicazione il Comune e l’Amat hanno dato la disponibilità ad anticipare altre risorse finanziarie in attesa che si sblocchino i soldi della Regione, invitando la società a proseguire lavori senza alcuna interruzione. (in questo lamministrazione comunale di Palermo manifesta un lodevole ottimismo, perché crede che la Regione siciliana abbia ancora soldi in cassa vedi foto a sinistra ndr).
Il Comune ha quindi dato all’Amat una chiara indicazione affinché siano attuati tutti i passaggi formali in questa direzione. Il Sindaco, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ha quindi affermato che “se l’impresa decidesse, nonostante l’impegno profuso da tutte le istituzioni per mettere ordine in questa vicenda e per garantire i pagamenti, di abbandonare i cantieri, se ne assumerà tutte le responsabilità ed il Comune non potrà che chiedere i danni, certamente superiori ai crediti vantati dalla SIS”.
Insomma, la speranza di porre fine a questo strazio stradale sono legate alla fuga dell SIS. Da quel poco che abbiamo capito, per completare lopera servirebbe lapprovazione di una perizia di variante pari a circa 90 milioni di euro. Questo porterebbe il costo definitivo dellopera a 320 milioni di euro. Sulla variante si attende il parere della Corte dei Conti.
L’ Amat e la SIS – annuncia il comunicato – torneranno ad incontrarsi lunedì per definire insieme un cronogramma dei lavori che, se condiviso da entrambi, dovrebbe appunto evitare il blocco dei cantieri e il blocco dell’erogazione della nuova anticipazione da parte del Comune.
“È stato chiaro a tutti – ha detto Orlando – che di fronte alla situazione in cui si trovava l’appalto un anno fa, il Comune ha fatto tutto ciò che doveva e tutto ciò che poteva fare, conscio dell’importanza di quest’opera. Ci auguriamo che tutti tengano conto di questo impegno e che tutti facciano quanto di loro competenza perché i lavori da ora in poi vadano avanti in modo spedito e regolare”.
Intanto da oltre 18 mesi i 17 Tram già acquistati fanno quello che il Governo regionale di Rosario Crocetta fa da sei mesi: girano a vuoto. Se il Governo regionale gira a vuoto attorno ai problemi della Sicilia, i Tram di Palermo girano a vuoto nella stazione di Roccella. E tutti girano, girano girano
C” anche un commento del parlamentare regionale del Pdl, Salvino Caputo, che afferma: “Temo che la realizzazione del Tram resterà una grande incompiuta con ulteriori disagi per i cittadini e spreco di denaro pubblico fino ad oggi speso per unopera pubblica così imponente per la città di Palermo oltre al pericolo di licenziamenti per il personale assunto. Sarebbe uno spreco se non dovesse andare in porto.
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