Indagini serrate da parte della Digos che sta centrando di fare luce sul lancio di alcune bocce piene di vernice rossa lanciate alle 2,30 della notte tra martedì e mercoledì contro l’ingresso dell’hotspot che si trova all’interno della ex caserma Gasparro di Messina. Nella struttura sono stati ospitati i migranti sbarcati dalla nave Diciotti, rimasta ancorata al porto di Catania per quasi una settimana senza autorizzazione allo sbarco, prima di essere trasferiti. Una trentina di loro si trovano ancora nel centro di accoglienza, mentre sono oltre un centinaio quelli che nei giorni scorsi sono partiti a bordo degli autobus alla volta di Rocca di Papa, in provincia di Roma, per essere accolti nei centri gestiti dalla Conferenza episcopale italiana.
Tornando all’episodio della notte scorsa, operatori e migranti non hanno risentito di quanto accaduto. «Lavoriamo sereni – racconta a MeridioNews uno degli operatori di Badia Grande, l’associazione che gestisce l’hotpost – abbiamo continuato con la nostra routine. E anche i nostri ospiti non sono rimasti turbati». Le bocce di vernice erano accompagnate da messaggi dal contenuto razzista.
Le indagini si avvalgono anche del contributo degli agenti della polizia scientifica e mirano a individuare possibili tracce dei responsabili. Un fatto simile si è verificato anche in un altro centro di accoglienza: all’hotel Liberty, in via Primo Settembre, ignoti hanno lanciato altra vernice rossa. Sotto la lente degli investigatori l’esame dei video registrati dalle telecamere di sicurezza dell’hotel e di altri essercizi della zona che potrebbero aver immortalato i responsabili. Da indiscrezioni pare si tratterebbe di due persone a bordo di un motorino.
A commentare la vicenda anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che nei giorni scorsi ha tirato in ballo la vicenda della Diciotti e del conseguente arrivo nell’hotspot dei migranti, per riportare l’attenzione sulle necessità abitative dei residenti che vivono da anni nelle baracche. Il primo cittadino ha anche dato mandato ai dirigenti di verificare l’agibilità dell’hotspot. «Prendo le distanze da questo infame gesto – ha scritto De Luca su Facebook -. Condanno questo gesto di intolleranza che stanotte si è consumato presso l’ingresso dell’ hotel liberty che ospita da anni migranti. Non è questo il modo di agire e reagire. Sono contrario a questa politica dell’accoglienza ma sono fermamente contrario a qualsiasi atto di intolleranza e di razzismo».
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