Poche parole contenute in un tweet della pagina ufficiale di LulzSecurity per annunciare la violazione di centinaia di password dei portali collegati al ministero della Giustizia. «Buon pomeriggio, siete stati investiti», il messaggio è stato accompagnato al tag del ministero e a una serie di screenshot. Tra questi c’è un lungo elenco di password e la home page dell’area riservata dal sito del tribunale di Catania, il nome dell’utente a cui è stato violato il profilo però è stato obliterato.
Il gruppo hacker in passato si è dichiarato responsabile di diversi attacchi informatici. Tra i quali quello agli account Sony e Nintendo nel 2011. Lo stesso anno ha reso inaccessibile, per un paio d’ore, il portale della Cia, l’agenzia di spionaggio civile del governo federale degli Stati Uniti d’America.
Secondo uno studio commissionato per l’Italia da Carbon Black, società americana specializzata nella produzione di software per la sicurezza online, il 98 per cento delle organizzazioni italiane ha riscontrato un aumento del numero di attacchi informatici nei confronti della propria azienda nel corso degli ultimi 12 mesi. Si tratta di un aumento considerevole rispetto all’89 per cento dell’ottobre 2019 e al 93 per cento del febbraio 2019.
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