Scontrini, prodotti contraffatti e contrasto al lavoro nero. Fine settimana di lavoro extra per la Guardia di finanza, che ha effettuato una serie di controlli a tappeto a Catania. Bar, negozi e ristoranti, a essere controllati sono stati i registri di attività commerciali di vario genere.
Il bottino più ricco è quello riservato dalla mancata o irregolare emissione delle ricevute fiscali: su 88 verifiche, le violazioni contestate sono ben 76. Secondo i dati diffusi dal comando provinciale delle fiamme gialle, la percentuale di irregolarità è dell’86 per cento. Questi dati si vanno ad aggiungere a quelli raccolti nei primi cinque mesi del 2012. Finora erano state 1606 le evasioni registrate. Sotto controllo, ovviamente, anche la vendita di abiti e accessori contraffatti. Più di 1600 i capi sequestrati e undici incauti acquirenti rischiano una multa da cento a settemila euro.
Pesante anche il bilancio sul fronte del lavoro sommerso. Sono state controllate 15 aziende e in 14 sono state riscontrate delle palesi irregolarità, permettendo di individuare 28 persone che non avevano un regolare contratto. In uno degli esercizi controllati, tutti e cinque i dipendenti erano in nero.
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