Grillo e grillini alla conquista della Sicilia

E poi dicono che Beppe Grillo è l’antipolitica. Due giovani trentenni, astensionisti da sempre, hanno conosciuto la politica, il fare politica, proprio grazie al comico-politico. E pare proprio che non siano i soli ad avere intrapreso questa strada, se è vero, come è vero, che il Movimento 5 stelle è presente in tutta Italia e che raccoglie una messe di giovani entusiasti e iperattivi. Basta dare un’occhiata, ad esempio, alla loro pagina Internet degli appuntamenti per rendersene conto: incontri quasi quotidiani che vanno dai corsi di danza del ventre alla formazione sulle politiche energetiche a quelli sull’acqua pubblica, sulla comunicazione, sull’informatica alle iniziative pubbliche in piazza con banchetti per promuovere campagne di partecipazione attiva alla politica. Non si fanno mancare proprio nulla. E, giusto per evitare ritardi, hanno perfino indetto le primarie (le loro) per scegliere il candidato sindaco di Palermo già più di un mese fa.

Antonio Chiarello e Riccardo Nuti sono due giovani attivisti del movimento (che hanno contribuit a fondare) che hanno deciso di dedicarsi a questa attività proprio a partire dal “contatto” con Beppe Grillo. Uno lo ha conosciuto durante una delle tournée del comico, l’altro attraverso il blog (tra i più seguiti, come è noto, non solo in Italia, ma nel mondo grazie anche alla traduzione in inglese). Militanti nel senso più stretto del termine, lavorano entrambi, ma dedicano al movimento gran parte del loro tempo libero. Li abbiamo incontrati per saperne di più e per capire meglio se alle prossime comunali ci saranno sorprese così come è accaduto in altre città italiane.

Alle elezioni regionali del 2010, in Emilia Romagna, il Movimento 5 stelle ottiene il 6%. Un risultato straordinario contro ogni aspettativa e nel silenzio dei mass media. E’ nato un nuovo partito?

Riccardo Nuti
Alle ultime regionali c’è stato un altro exploit dopo le precedenti amministrative. Siamo un movimento che nasce dalla voglia di costruire qualcosa di realizzabile partendo da ciò che i cittadini vivono quotidianamente e che crede molto nella partecipazione per trovare le soluzioni e le proposte alle tante difficoltà”.

Siamo abituati a vedere la partecipazione politica come espressione organizzata di persone in strutture molto rigide, i partiti appunto. Ci raccontate la differenza tra il vostro movimento e un partito tradizionale?

Antonio Chiarello
“Il Movimento 5 Stelle nasce dall’indignazione del cittadino comune dinnanzi alla classe politica che oggi abbiamo in Italia. E’ un movimento spontaneo nato attraverso il primo V-Day che chiede trasparenza, legalità e senso civico all’interno delle istutuzioni. Cittadini che non si sentivano rappresentati e che hanno preferito attivarsi in prima persona piuttosto che affollare il calderone dell’astensionismo. Il Movimento rifiuta la struttura partitica e la partitocrazia”.

Questo significa che non avete una struttura “classica”: un segretario, una direzione politica, ecc. ecc.

Riccardo Nuti
“Esatto”.

Ma allora come vengono prese le decisioni sia nazionali che locali?

Antonio Chiarello
“Nel Movimento uno vale uno, non ci sono presidenti, segretari, ecc. I nostri luoghi di incontro sono i Meetup (un social network che facilita l’incontro “reale” di gruppi di persone che condividono gli stessi interessi a partire da un incontro “virtuale” sulla rete, ndr), non le sezioni di partito”.

Riccardo Nuti
“Le nostre decisioni vengono prese nelle riunioni alle quali chi è attivo può partecipare. In queste riunioni, se dovesse essere necessario votare, per qualche cosa si contano i voti degli attivisti dopo un confronto sulle varie scelte e la scelta della maggioranza è quella del gruppo. Le nostre riunioni possono comunque essere seguite anche da chi non è attivo”.

Questo avviene sia a livello nazionale che locale? E come fate a distinguere un membro attivo da un membro non attivo?

Riccardo Nuti
“A livello nazionale non c’è stata ancora occasione di prendere grandi decisioni, ma ci sono stati dei confronti. Il membro attivo, in genere, è colui che ha svolto almeno tre attività in un arco di tempo che ogni gruppo locale si sceglie liberamente. L’arco d tempo, mediamente, è di 6 mesi. Ma può variare”.

Rifiutate di farvi chiamare “grillini” e al comico genovese non riconoscete nemmeno il ruolo di “leader” del movimento. Ma se non è un leader cosa è allora per voi Beppe Grillo?

Antonio Chiarello
“Beppe Grillo è stato il detonatore del Movimento 5 Stelle. Lui, come noi, ha a cuore questa nazione e assieme ci impegniamo per renderla migliore. Grazie al suo carisma e al suo blog è riuscito ad attivare tantissimi ragazzi che sono passati dal non votare, subendo le scellerate scelte dei nostri politici, all’organizzarsi in liste civiche e proporsi come portavoce del malcontento del cittadino comune. Vogliamo legalità e trasparenza, non leader e nepotismo”.

Ho visto che avete un corposo programma a livello nazionale. Specie la parte economica. Come è nato e quali sono i suoi punti qualificanti?

Riccardo Nuti
“E’ nato da anni di commenti nel blog beppegrillo.it ai quali si sono aggiunte anche informazioni da parte di esperti di economia, di energie alternative di livello mondiale. Tutte queste informazioni sono state raccolte e sono ora il programma a livello nazionale. E’ un programma che comunque continua ad essere discusso nel forum. Alcuni punti qualificanti sono il no ai condannati in parlamento, massimo due legislature per gli eletti, reintroduzione del voto di preferenza, abolizione delle province, dei rimborsi elettorali, del finanziamento pubblico all’editoria, abolizione dei vitalizi per i politici, gestione dell’ ambiente rispettoso secondo la strategia ‘rifiuti zero’, gestione dell’ acqua pubblica non privatizzata, utilizzo delle nuove tecnologie informatiche per dare trasparenza alle scelte politiche, utilizzo delle fonti rinnovabili e mobilità sostenibile”.

Il vostro programma manca di una parte che, di questi tempi, non può essere tenuta in disparte: la politica internazionale.

Riccardo Nuti
“In realtà ci siamo sempre detti contro la guerra, e contro tutte le spese militari che creano mancanza di risorse economiche in settori ben più importanti. Siamo per il rispetto delle leggi internazionali, ma a questo aggiungiamo che non basta invadere un paese per portare democrazia. C’è bisogno di dare ai Paesi in difficoltà gli strumenti per accrescere la propria cultura politica. Il nostro modo di fare politica si sta diffondendo in tanti altri Paesi esteri e nel mondo cresce la voglia di partecipare. Questo può portare in futuro ad una collaborazione più umana e disinteressata fra tutti gli Stati”.

Quando parliamo di politica internazionale non ci riferiamo solo alle guerre: c’è la partecipazione ad organizzazioni internazionali, per esempio l’Unione Europea, il Wto, la Nato eccetera. Il vostro programma nazionale sembra ignorare queste parti fondamentali nella vita di uno Stato….

Riccardo Nuti
“Abbiamo constatato con banchetti e centinaia di riunioni pubbliche che questi temi, seppur importanti, non avvicinano le persone, perché ci dicono di vedere queste sigle come lontane dai loro bisogni. Quindi preferiamo partire da ciò che i cittadini sentono, solo così la politica può riconquistare la passione per il bene comune”.

C’è una cosa che incuriosisce molti: il vostro nome. Qualcuno vi ha anche preso in giro paragonandovi ad una albergo. Perché il movimento ha scelto questo nome?

Riccardo Nuti
“Perché vogliamo rendere la città e il nostro Paese un luogo che offre dei servizi a 5 stelle. Tutto il contrario di quelli che invece vengono offerti dalla attuale classe politica. Le 5 stelle nazionali (i 5 macro temi: connettività, ambiente, salute, trasporti, acqua) ormai sono diventate dieci, quindici..

Diamo qualche numero ai nostri lettori. Aderenti, risultati elettorali, ecc.

Riccardo Nuti
“Gli aderenti a livello nazionale sono oltre i 500 mila parliamo di iscritti con documento di identità nel blog nazionale, sezione Movimento 5 stelle. Poi, in realtà, persone che leggono e seguono le nostre iniziative sono sicuramente di più, ma non è facile contarle, abbiamo centinaia di consiglieri comunali sparsi per l’ Italia, e 4 consiglieri regionali fra Piemonte ed Emilia Romagna. Il tutto in soli 2 anni”.

Antonio Chiarello
“Gli ultimi sondaggi riferiscono di una percentuale media a livello nazionale attorno al 4 percento. Ma, in realtà, siamo arrivati al 10 per cento alle scorse comunali di Bologna e a picchi del 30 per cento in alcune zone del Piemonte alle scorse regionali. Questo soprattutto perché siamo l’unico movimento contrario alla Tav. I risultati ottenuti dimostrano che è possibile fare politica senza soldi. Noi rinunciamo ai rimborsi elettorali, siamo per la loro abolizione. Crediamo alla figura del ‘politico di leva’, non di professione. Il politico ‘di leva’ è il politico del futuro. Presta servizio civile per poi ritornare alla sua professione’.

Il movimento a livello locale come è messo? dove è presente?

Antonio Chiarello
“Siamo presenti in tutte le province siciliane e quasi in tutti i maggiori comuni con gruppi più o meno numerosi”.

E a Palermo? quanti siete e da quanto tempo siete attivi?

Riccardo Nuti
“Siamo 800 iscritti nel forum e più di 6000 su Facebook. Quelli che si danno da fare una cinquantina e, con l’ annuncio della candidatura, stiamo crescendo. A Palermo siamo attivi da 4 anni, in sostanza da quando c’è stato il primo V-Day”.

Il mese scorso avete organizzato le primarie per la scelta del candidato sindaco del vostro movimento. Lei, Nuti, è stato scelto. Che programma ha per la città? E con chi pensate di allearvi?

Riccardo Nuti
“Fra qualche settimana pubblicheremo il nostro programma nel sito www.ilgrillodipalermo.it, I palermitani avranno la possibilità di partecipare e suggerire proposte. Sarà basato sulla pulizia della politica, che deve dare l’esempio, e sul bene comune, espressione che ora usano tutti malgrado ci dessero dei ‘terroristi’ quando abbiamo cominciato a parlarne in occasione dell’iniziativa ‘Parlamento pulito’. Per quanto riguarda le alleanze, semplicemente non ci alleeremo con nessuno. Questo è un punto fondamentale del nostro agire, per capire il perché basta seguire il consiglio comunale per almeno 2 mesi, noi lo abbiamo anche filmato…”.

Torneremo sul vostro programma non appena sarà pronto, al momento avete qualche anticipazione da darci?

Riccardo Nuti
“Riduzione dei costi dell’amministrazione a partire dall’abolizione dei rimborsi per spese viaggio per i residenti fuori Palermo. Cercheremo di legare il gettone di presenza alla durata totale delle sedute. Trasparenza massima sia del consiglio comunale, che delle commissioni. Un piano di gestione rifiuti basato sul modello di riciclo di Vedelago (comune del Veneto tra i più avanzati in tema di raccolta e riciclo dei rifiuti, ndr). E un’attenzione a tutti gli aspetti sociali particolarmente trascurati dalla politica quali la disabilità e gli asili (con l’introduzione dei nidi familiari)”.

 

Cesare Verro

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