Gregoretti, Giuseppe Conte ascoltato dal gup a Roma «Decisioni su sbarco furono prese da Matteo Salvini»

«Conte è stato molto collaborativo, molto profondo nelle risposte». Sono le parole usate dal gup di Catania Nunzio Sarpietro, a conclusione della deposizione del presidente del Consiglio dimissionario nell’ambito del processo per i fatti della nave Gregoretti. Alla sbarra c’è l’allora ministro degli Interni Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la decisione, nell’estate del 2019, di lasciare a bordo della nave della guardia costiera 131 migranti.

Davanti al giudice per l’udienza preliminare, che dovrà decidere per il rinvio a giudizio del leader della Lega, Conte ha sottolineato che le decisioni in merito alla gestione dello sbarco sono state prese da Salvini. «Non c’è una collaborazione tra presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, c’è un indirizzo politico che il ministro dell’Interno esegue», ha detto Sarpietro, ricostruendo la tesi offerta da Conte. «Non parliamo ancora di reati, stiamo parlando di un processo in cui bisogna accertare se c’e’ un reato», ha specificato. Per la difesa di Salvini, le cose starebbero diversamente. Ovvero, ogni scelta fatta dall’allora capo del Viminale sarebbe stata pienamente condivisa con il resto dell’esecutivo, Conte compreso. 

Il processo riprenderà il 19 febbraio a Catania. L’udienza si terrà nell’aula bunker di Bicocca. A essere attesi come testimoni saranno l’allora ex vicepremier Luigi Di Maio, la ministra degli Interni dell’ultimo governo Luciana Lamorgese e l’ambasciatore Maurizio Massari.

Redazione

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