Governo Lombardo, ormai è un fuggi fuggi

Ormai è un fuggi fuggi. Dopo le dimissioni dell’assessore regionale all’Energia, Giosuè Marino, lascia anche il titolare dell’assessorato alla Risorse agricole, Elio D’Antrassi.

Al suo posto dovrebbe arrivare Francesco Aiello, già parlamentare di Sala d’Ercole di lungo corso nelle file prima del Pci e poi del Pds. Aiello, per la cronaca, ha ricoperto anche il ruolo di assessore regionale all’Agricoltura.

Riuscirà, Aiello, ad insediarsi? La domanda non è oziosa, perché ieri sera mancavano le dimissioni di appena otto parlamentari regionali per sciogliere anticipatamente l’Assemblea regionale siciliana (servono, è noto, 46 lettere di dimissioni su 90). Non è da escludere, insomma, che tra oggi e domani si trovino altre otto deputati disposti a dimettersi e, in questo caso, adranno tutti a casa: Governo e Ars.

Quanto alla sostituzione di D’Antrassi, si dovrebbe trattare di una scelta passata da un accordo tra il presidente della Regione e lo stesso Aiello, visto che quest’ultimo, negli ultimi tempi, non è sembrato molto in sintonia con il Pd. Del resto, lo stesso Pd siciliano, dopo aver appoggiato per quattro anni il Governo Lombardo, non sembra più in sintonia con il presidente ella Regione.

Ormai, infatti, Antonello Cracolici, Giuseppe Lumia e gli altri ‘capi’ del Pd isolano hanno capito non solo che il Governo Lombardo ha pochi margini di manovra ma, soprattutto, che sta per venire fuori una candidatura autorevole sponsorizzata da Leoluca Orlando – figura divetata centrale nella politica siciliana dopo la sua rielezione a sindaco di Palermo – e dall’area di sinistra. L’obiettivo – in verità un po’ goffo – di Cracolici, Lumia e compagni è di accrediatarsi come espressione della ‘sinistra che vuole cambiare la Sicilia’.

La scena è quasi comica: come può, infatti, un partito che per quattro anni ha appoggiato il Governo Lombardo accreditarsi in uno schieramento politico che nasce in contrapposizione allo stesso Governo Lombardo? La logica politica vorrebbe che i più compromessi con il vecchio esecutivo Lombardo – Cracolici e Lumia in testa – si mettessero da parte. Invece i due, insieme agli altri che di fatto per quattro anni li hanno seguiti, vorrebbero guidare la ‘nuova fase’. Una farsa.

Ma, capitomboli e contorsioni di Cracolici e Lumia e parte, ci si chiede se altri tre assessori regionali si dimetteranno prima che l’Ars venga sciolta per le dimissioni di 46 parlamentari. Sono gli assessori Mario Centorrino, Pier Carmelo Russo e Gaetano Armao. Non è da escludere che i primi due si dimettano. Il terzo, Armao, continua a temporeggiare.

Redazione

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