LE MOSSE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD SORTISCONO I PRIMI EFFETTI. IL VICE MINISTRO – CHE IN REALTA’ NON ERA D’ACCORDO CON LETTA – E’ A CASA. ORA TOCCHERA’ AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. UN DATO POLITICO SEMBRA CERTO: RENZI NON SI FA CONDIZIONARE DA GIORGIO NAPOLITANO
Il vice Ministro dell’Economia, Stefano Fassina, esponete della minoranza del PD, ha presentato al premier Letta di proprie dimissioni “irrevocabili”.
Motivazione ufficiale: non si trovava più in sintonia con la nuova linea politica espressa dal nuovo segretario, Matteo Renzi.
Probabilmente è così. E, correttamente, Fassina – in realtà piuttosto critico verso le scelte del Governo del quale faceva parte – ha tratto le dovute conseguenze politiche.
Secondo i maligni, ha colto la palla al balzo per tirarsi fuori da un Governo ormai boccheggiante. Un dato, infatti, è certo: Renzi non sembra essere condizionato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il capo del Governo Letta, insomma, avrebbe fatto male i conti. Perché Renzi, a nostro modesto avviso, si vuole sbarazzare del Governo Letta-Alfano-Bilderberg. E non possiamo dargli torto, visto che, fino ad oggi, tale esecutivo ha fatto solo enormi danni.
Renzi ha già mandato in ‘avanscoperta’ il suo fido braccio destro siciliano, Davide Faraone, che nei giorni scorsi ha strapazzato a dovere Letta e il suo Governo.
Ora, senza nominare il Governo, il segretario del PD ha tirato fuori dal cilindro le coppie di fatto. Mossa che mette in difficoltà il leader dei ‘traditori’ di Berlusconi, il ministro Angelino Alfano, che non potrà certo restare in un Governo che propugna la legge sulle coppie di fatto.
Renzi, insomma, si sta lavorando ai fianchi Alfano e il suo traballante Nuovo centrodestra.
Probabilmente prima dell’arrivo della primavera Letta sarà a casa. Poi si dovrebbe andare al voto. Anche con il Mattarellum. Sarà l’occasione, per Renzi, per sbarazzarsi di tutto il ‘ciarpame’ che c’è nel suo Partito.
Libererà l’Italia anche dal giogo del gruppo di Bilderberg? Speriamo. In ogni caso – lo ribadiamo – Renzi non è condizionato da Napolitano. E questo è un fatto importante.
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