Gli operati: no ai 140 esuberi

“Sono con i lavoratori che protestano. Fincantieri viene meno agli accordi siglati con la Regione e il sindacato che prevedeva il mantenimento dei livelli occupazionali nello stabilimento di Palermo. I 140 esuberi, dichiarati dall’azienda, sono uno schiaffo anche alla Regione siciliana che ha già bandito due gare per ristrutturare i bacini da 19.000 e 52.000 tonnellate”.
Lo dice il parlamentare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi, commentando gli sviluppi della crisi dei Cantieri navali di Palermo. L’azienda – cioè Fincantieri – vorrebbe ‘sbarellare’ 140 operai. Ipotesi che, ovviamemente non piace ai lavoratori, che ieri hanno protestato per le via di Palermo, occupando anche alcuni binari della Stazione Centrale di una città indifferente (non dovrebbe essere questo, per gli studenti, il momento per scendere in piazza?).
Mentre gli operai dei cantieri annunciano altre forme di protesta, Apprendi annuncia di aver chiesto un incontro fra l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, la commissione legislativa Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana, il sindacato e i vertici di Fincantieri.
“Mi è stata data assicurazione – dice il parlamentare del Pd che fa parte della commissione Attività produttive dell’Ars – che è stata inviata nota a Fincantieri per concordare la data”.