Nelle ultime settimane, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in più di una occasione, ha invocato il commissariamento della Regione siciliana. Nessuno può dargli torto sulle situazione disastrosa in cui versano i conti regionali. Ma, siamo sicuri che il rimedio ipotizzato da Orlando non sia peggiore del male? Ne sono convinti gli indipendentisti siciliani (che il prossimo 30 Marzo a Palermo sfileranno nella ‘Marcia per l’Indipendenza’) che pur condividendo le preoccupazioni di Orlando, non pensano che affidare la Sicilia al Governo nazionale possa rappresentare una soluzione. Anzi.
A dare voce al dissenso che hanno creato le parole di Orlando è una donna di Sicilia, indipendentista, impegnata politicamente presso il Consiglio Comunale di una cittadina etnea. La lettera aperta inviata al Primo cittadino di Palermo, e per conoscenza anche al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, vede come destinatario anche il neo non eletto presidente del Consiglio, Matteo Renzi:
“Caro Sindaco Orlando mi chiamo Cettina Foti e sono una consigliera comunale di una bellissima cittadina medievale in provincia di Catania, RANDAZZO, cittadina importante, oltre che per le sue bellezze turistico-naturalistiche, anche per essere uno dei simboli dellindipendentismo siciliano per essere stato teatro delluccisione di Antonio Canepa ed altri. Vivo giornalmente il disagio dei cittadini della mia città, la mancanza di lavoro, lemigrare dei giovani verso realtà lavorative più felici ma anche dei meno giovani, la lotta giornaliera di moltissimi cittadini per portare a casa qualcosa da mangiare ai propri figli. Nei giorni scorsi ho letto la Sua ennesima richiesta di commissariamento della nostra amata Sicilia e devo dirle che come Siciliana mi sento molto offesa.
Mi sono, purtroppo, resa conto che Lei, non ha capito nulla della situazione della nostra terra, ma stia tranquillo: è in buona compagnia!! Vorrei provare, con un pizzico di presunzione da parte mia, a spiegarle perché lei, insieme ad altri, non avete capito nulla!! Lei sostiene che i Comuni sono sul lastrico, e su questo siamo daccordo. La situazione è gravissima, i cittadini siamo allo stremo e non si sa dove prendere i soldi per pagare il nostro socio di maggioranza: lo Stato. Ma se guardo alle possibili vie di uscita, a me appare chiaro come ne esista una sola: lindipendenza! La nostra terra ha avuto una possibilità unica: lo Statuto dAutonomia Siciliana, ottenuto anche con il sacrificio di quanti si sono battuti per lindipendenza della nostra terra e che, per evitare una guerra, hanno accettato che la Sicilia venisse soltanto riconosciuta autonoma. Il nostro Statuto Speciale è poi stato inserito nella Costituzione Italiana e ne fa parte integrante.
Tra i vari articoli ce ne sono alcuni molto importanti a livello finanziario: art. 36, 37 e 38. La sola applicazione dei primi due articoli, consentirebbe alla Sicilia di risolvere tutti i suoi problemi economici e questo perché le tasse che i siciliani pagano e, soprattutto quelle che pagano le imprese che investono da noi, rimarrebbero alla nostra terra. In effetti, invece, così non è!! I petrolchimici, ad esempio, sfruttano il nostro suolo, rilasciano in atmosfera gas nocivi, cancerogeni, ma le tasse le riscuote lo Stato, che dovrebbe trasferirle alle casse regionali, cosa che invece si guarda bene dal fare, demandando tutto ad una ipotetica trattativa stato-regione! E non parliamo poi dei danni causati dalle antenne di Niscemi e da quelli che anche il Muos, una volta in funzione, regalerà ai siciliani!! Le accise petrolifere altra nota dolente! Toccano alla Sicilia ed invece nulla!!
Potrei continuare allinfinito elencando cosa lo Stato deve alla nostra terra. Leggendo le sue parole ho notato che si rifà allapplicazione dello Statuto chiedendo a gran voce il commissariamento della Regione ed io mi sono chiesta il perché di questa sua richiesta. Lei conosce bene le complicazioni derivanti da un commissariamento eppure, lo chiede già da un paio di mesi! A chi gioverebbe essere commissariati? Ai siciliani? No di certo! Gioverebbe solo allo Stato che continuerebbe, ma stavolta indisturbato, a fare della nostra terra un feudo! Possibile, allora, che il sindaco Orlando non veda questi pericoli come li vedo io e molti altri?
Possibile che il sindaco Orlando si ricordi di chiedere lapplicazione dello Statuto SOLO per massacrare la Sicilia con un commissariamento e non se ne sia ricordato per richiedere il ripristino dellAlta Corte o per farci finalmente assegnare tutte le risorse che spettano per Statuto alla Sicilia? Possibile che non si sia reso conto che finalmente, con lattuazione integrale dello Statuto, avremmo le risorse finanziarie per fare progredire questa terra? Che riusciremmo a fare risollevare la nostra terra dal baratro, in cui siamo stati volutamente cacciati dallo Stato (ma anche da taluni politici ascari poco accorti)? Io penso che lei sappia bene tutto ciò ma, evidentemente, gli interessi politici, le mire politiche, la voglia di occupare poltrone
forse
portano a questo: se fosse commissariata questa regione, si libererebbero quei posti, presi di mira da chi ha sempre avuto in mente di arrivare a fare il presidente della regione!!
Beh, i Siciliani non ci stanno e lotteranno per lattuazione dello Statuto, e questo è anche un monito per il Presidente Crocetta, il quale fino ad oggi ha parlato di attuazione dello Statuto senza, però, fare alcuna azione concreta in tale direzione, affinchè attivi tutte le iniziative, anche tramite un tavolo tecnico, necessarie allattuazione integrale dello Statuto.
Infine, considerato il suo interessamento, caro sindaco Orlando, ai temi dellAutonomia la invito a partecipare attivamente ad una iniziativa, che lancio qui per la prima volta, che è volta a coinvolgere tutti i Comuni siciliani ad unirsi in Associazione per chiedere lapplicazione integrale dello Statuto, la cui attuazione porterebbe solo benefici alle casse regionali e di conseguenza a quelle dei tanto bistrattati e disastrati comuni!!
Un ultimo appello al neo presidente Renzi: Lei sia il vero garante dellattuazione della Costituzione italiana e quindi dello Statuto dautonomia siciliana. La Sicilia Le chiede questo!!! Non servono i proclami sulla sistemazione delle scuole o sul Job act
.
Se si attua lo Statuto la Sicilia avrà le risorse necessarie per farlo in completa autonomia, questo ed anche altro! Ma forse è per questo che si blocca la sua attuazione? Forse si ha paura che la Sicilia cammini con le sue gambe conclude la Foti- e che finisca così di fare da capro espiatorio su cui scaricare le colpe del mondo? La Sicilia e i siciliani NON sono parassiti!! Noi siamo gente che sa rimboccarsi le maniche, dobbiamo solo avere gli strumenti giusti!! Personalmente resto convinta che lAutodeterminazione e lIndipendenza siano lunica strada possibile. Ma prima è necessario che lo Stato ci dia quello che è nostro e che fin dal 1946 ci ha rubato! An.Tu.Do!!
CETTINA FOTI
Marcia per lIndipendenza: via dallItalia per salvare la Sicilia
Marcia per lindipendenza siciliana: la parola ai giovani
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