Giornata della Terra, 10 modi di aiutare il pianeta

Stile di vita e spesa più sostenibile, orto in casa e corretta differenziata. Sono queste in sintesi le linee guida per salvare il Pianeta che ognuno di noi può mettere in campo. E sono la sintesi degli impegni che Legambiente chiede ai cittadini con il decalogo lanciato in occasione della Giornata della Terra 2022 di venerdì 22 aprile. Un decalogo che, in realtà, contiene 5 impegni per i cittadini e 5 per il Governo, su cui, comunque, i cittadini possono vigilare.

«Per aiutare il pianeta e contrastare la crisi climatica – dice Legambiente – Governo e cittadini possono fare davvero la differenza agendo in maniera concreta. Dieci azioni e impegni per il futuro da portare avanti senza se e senza ma, che hanno al centro queste parole chiavi: più rinnovabili, più mobilità sostenibile, più economia circolare, ma anche politiche climatiche più ambiziose, maggiore coinvolgimento dei territori. E ancora cittadini promuser, attenti a una spesa intelligente, a uno stile di vita sostenibile, al riciclo, agli orti urbani”.

Per l’associazione ambientalista si tratta di un modo concreto per rispondere anche all’appello dell’Earth day che chiama tutti all’azione con lo slogan #investinourplanet. È fondamentale agire ora e subito: i dati dell’Ipcc ci ricordano che non c’è più tempo da perdere, la crisi climatica avanza con la sua folle corsa e senza un impegno concreto da parte di Governo e cittadini sarà difficile ostacolarla e fermarla. Legambiente dall’Esecutivo si aspetta interventi più coraggiosi e decisivi a partire da un’accelerata nello sviluppo delle fonti rinnovabili, su cui non sono più ammessi ritardi e ostacoli, e la messa al bando progressiva dei sussidi ambientalmente dannosi. Quest’ultime risorse possono essere destinate alle politiche di efficienza, allo sviluppo delle fonti rinnovabili, alla riconversione innovativa e sostenibile dei trasporti e del mondo produttivo e alla bonifica dei territori inquinati. In questa partita in nome dell’ambiente e del Pianeta, anche i cittadini possono e devono fare la loro parte seguendo in primis uno stile di vita più sostenibile.

Cosa possono fare i cittadini

Cittadini promuser: i produttori-consumatori della propria energia rinnovabile diventano protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta.

Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla (partendo dal fatto anche un rifiuto può essere una risorsa).

Uno stile di vita più sostenibile: ogni cittadino nel suo piccolo attraverso uno stile di vita sostenibile può fare la differenza. Sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere con le proprie scelte: ad esempio con la mobilità sostenibile, oppure optando per l’utilizzo delle rinnovabili, a partire dal proprio fornitore di energia.

Orti urbani: dal verde urbano incolto alle aree degradate e ai rooftop garden (l’agricoltura su tetti e terrazzi che mitiga in modo naturale temperatura esterna e interna degli edifici), tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani, in crescita costante, forniscono una soluzione efficace per favorire relazioni tra il centro e la zona agricola periurbana, assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api, una delle più attive famiglie di insetti impollinatori.

Una spesa intelligente e sostenibile: fa bene all’ambiente, al Pianeta e al portafoglio e permette di evitare anche lo spreco di cibo. Tra i consigli alla base di una spesa intelligente e sostenibile: optare ad esempio per prodotti freschi, a km 0 e con pochi imballaggi.

Cosa può fare il Governo

Ecco in sintesi cosa, invece, Legambiente chiede al Governo e su cui noi cittadini dovremmo, continuamente, vigilare.

Più rinnovabili (nel nostro Paese servono più efficienza e rinnovabili); più mobilità sostenibile (incentivare sempre di più la mobilità sostenibile con più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali); politiche climatiche più ambiziose (in linea con l’obiettivo di 1.5 °C e prendere misure non più rimandabili come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi); più economia circolare (una strategia e un piano nazionale che abbia al centro mille nuovi impianti di riuso e riciclo, più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori, più semplificazioni e decreti End of waste, lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati); più coinvolgimento dei territori (maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico).

Maria Enza Giannetto

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