Dopo le polemiche sul fronte del gioco d’azzardo il Comune corre ai ripari e promette: mai più patrocini alle iniziative organizzate dai gestori che si occupano del settore. Il caso era esploso a settembre – come aveva raccontato Meridionews -, quando la campagna Mettiamoci in gioco, che si batte contro i rischi della dipendenza da scommesse e lotterie, aveva criticato la sponsorizzazione di Lottomatica alle iniziative di Più tua Palermo, che rientrava tra gli appuntamenti de Le vie dei tesori, a sua volta patrocinata dall’amministrazione di Palazzo delle Aquile. «La nostra città – aveva scritto la rete delle associazioni – non ha certo bisogno di tali benefattori o filantropi, né può essere utilizzata per dare una dignità e una veste etica a un commercio basato sul gioco d’azzardo». Adesso arriva la notizia: il 16 novembre si è svolto un incontro a Palazzo delle Aquile tra i volontari e il sindaco Leoluca Orlando per individuare concrete iniziative al fine di contrastare il gioco d’azzardo sul territorio comunale. Presenti tra gli altri esponenti di Addiopizzo, Avolab, ACI Palermo, Arci Palermo, il GIT di Banca Etica, l’UDU Palermo, gli istituti superiori Duca degli Abruzzi, Einaudi e Ferrara e il responsabile per l’Educazione e la promozione della salute dell’Asp di Palermo.
Secondo tutti i partecipanti il primo passo da fare è l’approvazione del Regolamento Comunale per il contrasto al gioco d’azzardo. Orlando ha sollecitato il presidente del Consiglio comunale a concludere l’iter consiliare per l’approvazione del Regolamento. Nel documento in via di approvazione è previsto che il Comune di Palermo non potrà dare alcun patrocinio per iniziative organizzate o sponsorizzate da gestori del gioco d’azzardo. Allo stesso tempo sono individuate premialità per gli esercenti che rinunciano a installare slot machine e videolotterie nei loro esercizi commerciali.
I volontari hanno inoltre espresso al primo cittadino la necessità che ci sia un confronto istituzionale sistematico sul tema, mediante il coinvolgimento dell’Asp di Palermo. Anche in considerazione del fatto che il fenomeno va monitorato in modo costante e le iniziative coordinate e pensate all’interno di una progettualità comune, perché l’obiettivo è quello di scongiurare autoreferenzialità e spontaneismo del Terzo settore. Le associazioni hanno infine allertato il sindaco sulle numerose iniziative nazionali e locali finanziate dal gioco d’azzardo che interessano lo sport, l’arte e la cultura e che fanno passare in secondo piano un delicato tema di salute pubblica.
I dati nel capoluogo in merito alla patologia del gioco d’azzardo – che gli esperti definiscono GAP – sono allarmanti e in ogni caso risultano una stima al ribasso. Solo nel 2013 erano 1.049 le persone che si erano rivolte ai Sert siciliani; ad oggi sono più di mille i soggetti presi in cura presso l’ambulatorio Cediss di Palermo. A questi numeri ufficiali bisognerebbe poi associare tutto il sommerso, quell’ampia percentuale di giocatori che puntano i propri soldi – anche in maniera intensiva – ma che reputano di non aver bisogno di sostegno. La campagna Mettiamoci in gioco da anni promuove una seria informazione sul tema dell’azzardo con iniziative seminariali e percorsi di animazione culturale nelle scuole e nei centri aggregativi, coinvolgendo i cittadini di tutte le età.
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