Manca l’acqua calda nel plesso di scuola primaria San Domenico Savio di Carrubba, frazione di Giarre. L’edificio ospita un seggio elettorale e, per questo, anche due poliziotti incaricati del servizio di vigilanza, uomini che si sono così trovati ad affrontare tale disagio dovuto all’assenza di uno scaldabagno. A sollevare la questione è il Sindacato italiano appartenenti polizia (Siap), per bocca del segretario provinciale Tommaso Vendemmia. Il plesso è parte del II Istituto comprensivo giarrese, guidato dalla dirigente scolastica Rosaria Stella Cardillo.
«I bambini di questa scuola non possono lavarsi con acqua calda – si legge in un comunicato – poiché in tutta la scuola non sono stati installati gli scaldabagni. Lo hanno accertato con sorpresa i due poliziotti inviati per la vigilanza ai seggi». «Inutili», secondo quanto riferito dal Siap, le segnalazioni al comune di Giarre: «Non si concepisce come in una scuola elementare il sindaco Angelo D’Anna non abbia dato immediata disposizione per l’installazione dei scaldabagni, fatto che oltre a destare perplessità viola le normative di legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro», incalza Vendemmia.
Dal Siap arriva anche un impegno per risolvere il problema: «Vista l’impossibilità a reperire uno scaldabagno, abbiamo deciso di intervenire per il bene dei bambini della frazione – aggiunge il segretario provinciale del sindacato – Ci impegniamo a contattare la direttrice scolastica per donare tale attrezzatura alla scuola in questione».
Contattata da MeridioNews, la dirigente Cardillo allarga le braccia e chiama in causa l’amministrazione comunale: «È un fatto spiacevole, spero che l’amministrazione ne tenga conto, non si tratta dell’unica scuola in tali condizioni, nonostante le richieste che facciamo annualmente». Il plesso di Carrubba è frequentato da un centinaio di alunni, divisi in cinque classi. Le risorse assegnate all’istituto annualmente non bastano a poter recuperare tutti gli scaldabagni che servono: «Ne acquistiamo uno all’anno, pian piano ci attrezziamo in linea con le nostre possibilità». «Non lo dico per polemizzare – prosegue Cardillo – sono qui da vent’anni e la situazione è sempre di mancata programmazione, il Comune di Giarre dovrebbe essere più presente, pensando al benessere e alla sicurezza negli edifici scolastici».
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