Giarre, «Questa creatura meravigliosa è cosa nostra!» La questura indaga; il prete: «Sarà un normale battesimo»

«Questa creatura meravigliosa è… cosa nostra!». La scritta è comparsa ieri a Giarre e Riposto su alcuni cartelloni pubblicitari sei metri per tre. Un manifesto affisso per annunciare il battesimo del piccolo A. F. R. che, vestito di bianco e con la coppola in testa, campeggia in foto sulla strada. «Per la gioia del papà Francesco e della mamma Alice», prosegue l’annuncio. Un grande biglietto che non è però un invito. La festa, infatti, è privata e si svolgerà in una villa nella zona di Giarre. Nel cartellone però sono elencati anche gli ospiti della serata: cantanti neomelodici e volti apparsi almeno una volta in tv. A curare la diretta del battesimo-evento, secondo l’affissione, sarà Radio Universal, ma l’emittente smentisce la presenza dei propri speaker. Dopo l’articolo di MeridioNews, la questura di Catania ha avviato delle verifiche sul caso, affidate ai carabinieri di Giarre (dove non è presente un posto di polizia, ndr). Il questore ha anche predisposto un’ordinanza per la ricerca e la rimozione dei manifesti, effettuata nel pomeriggio.

A Giarre, i genitori del bambino vengono descritti come «particolari» e a carico del padre risultano dei precedenti penali. Le attenzioni, intanto, si concentrano sulla festa. E sulla prima assenza annunciata, quella di Radio Universal: «Alcuni membri del nostro staff sono stati avvicinati dal papà, F. R., nel corso di una serata – racconta Emilio Raciti, tra i responsabili dell’emittente – Ha chiesto informazioni e gli è stato dato il nostro contatto telefonico». Ma dopo quell’incontro occasionale «non si è più fatto vivo né ha richiesto un preventivo». La stessa trafila seguita anche con altri artisti invitati a esibirsi al battesimo. «Il logo usato sui manifesti non è quello ufficiale», sottolinea Raciti. «Che devo dire? Per me è lavoro – rispondono dalla Big bang, società che curerà l’animazione della serata – So solo di dover andare lì domani sera, il resto non mi interessa». «Non capisco quale sia il problema; stiamo lavorando, non ci disturbate», è invece la replica della ditta di affissioni New Image nei cui spazi è ospitato il cartellone.

A celebrare il battesimo sarà padre Vittorio Sinopoli, parroco della chiesa Regina Pacis di Giarre. L’eco mediatica del caso non lo ha ancora raggiunto: «Io non sono su Facebook», premette a MeridioNews. Sui genitori del piccolo dice: «Sono venuti qualche volta, ho avuto occasione di parlare con loro. La parrocchia è grande e in questo periodo ci sono molti battesimi. Domani saranno in due a ricevere il sacramento». Tra cui appunto il bambino del manifesto. Al contrario della festa serale, però, «faremo le cose in maniera molto semplice, come ci raccomanda papa Francesco», racconta il sacerdote. La parrocchia era già finita al centro delle cronache locali nel 2012, quando una bomba artigianale ha danneggiato l’asilo ospitato nei locali di proprietà della chiesa. Fin dalle prime ore, la pista legata alla Regina Pacis – accanto alla scuola primaria – non è stata esclusa dagli inquirenti. Allora padre Sinopoli raccontò di aver sentito il boato dell’ordigno – che ha divelto il cancello interno, spaccato alcuni vetri e danneggiato le pareti esterne dell’asilo – ma di averlo scambiato per un petardo. A oggi il caso non risulta aver portato a un colpevole.

Adesso però l’attenzione si sposta dalla chiesa alla festa per il battesimo-evento. Sei ospiti annunciati nel manifesto, tutti volti noti a livello locale e, in qualche caso, anche della tv nazionale. Considerato il precedente di Radio Universal, non è certo che abbiano confermato la loro partecipazione alla serata. Si va dal cantastorie della zona jonica Luigi di Pino alla catanese Angela Troina, meglio nota come favolosa cubista, che ha raggiunto la notorietà sul piccolo schermo con trasmissioni come Uomini e donne. A intrattenere gli ospiti del piccolo saranno poi Claudio Tropea di Giarre – che ha partecipato al format tv per giovani voci Io canto -, i neomelodici Gianni Narcy e Dany Diamante, e infine la cantante etnea Andrea Azzurra Gullotta, comparsa in tv nel programma The Voice.

Su Facebook, intanto, c’è chi commenta l’immagine del manifesto. Tra stupore, sdegno e sconcerto. La memoria di molti utenti torna ai funerali di Vittorio Casamonica a Roma che, tra petali di rosa e gigantografie, sono diventati il simbolo della sfida dei clan criminali allo Stato. Niente di strano, secondo alcuni, «in un Paese dove le istituzioni si sono ritirate dal territorio lasciandolo in mano alle famiglie…». «A me l’obiettivo non sembra pubblicizzare un battesimo, quanto invece dare una manifestazione di potenza», si legge in un gruppo Facebook frequentato da cittadini giarresi. Non manca nemmeno l’ironia: «E che è, il figlio di Vito Corleone?». Oppure: «E per i 18 anni che fa? La cena con tutto il parlamento?». E c’è chi, infine, difende la scelta della famiglia del piccolo: «Fino a prova contraria non è un reato essere ricchi e fare sfarzose cerimonie». Una «innocente pacchianata», insomma. Che però ha fatto gridare molti allo «scandalo» e alla «vergogna» per il riferimento mafioso. «Certe immagini, certe insinuazioni dovrebbero essere vietate per legge», scrive un’altra utente.

Marco Di Mauro

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