Giarre, corteo funebre dei dipendenti Aimeri Tensione all’incontro con Ato e sindaci

L’unica buona notizia è che il vento degli ultimi giorni si è placato e i rifiuti, anziché continuare a girare in piccoli vortici, sono nuovamente sparsi a terra. Per il resto l’emergenza rifiuti nei 14 comuni dell’Ato Ct1 Joniambiente non si ferma. Anzi, la situazione, soprattutto nei centri ionici di Giarre, Riposto e Mascali peggiora. In alcune strade i cumuli di spazzatura non vengono raccolti da due settimane. E tra i 250 dipendenti della ditta Aimeri, che per conto della società Joniambiente svolge il servizio di nettezza urbana, la rabbia ha raggiunto livelli di guardia. Da ottobre, infatti non ricevono stipendi.

La protesta dei dipendenti Aimeri

Ieri pomeriggio nella sede dell’Ato di corso Lombardia a Giarre si è svolta una riunione tra Joniambiente, Aimeri e i sindaci dei Comuni coinvolti. I lavoratori hanno inscenato un corteo funebre portando in spalla una bara finta dal municipio alla sede dell’incontro. Qui, come mostra il video dell’ufficio stampa del Comune di Giarre, ci sono stati momenti di tensione con il presidente dell’Ato Francesco Rubino che non si è sottratto al confronto, ribadendo di «essere con la coscienza apposto e di poter guardare negli occhi i lavoratori». Si è anche rischiato di venire alle mani, e una dipendente, secondo quanto riferiscono i sindacalisti presenti, ha cercato di lanciare una sedia contro il sindaco di Giarre Teresa Sodano. La situazione è comunque tornata sotto controllo.

L’Aimeri chiede all’Ato il saldo di 2milioni e mezzo di euro, una parte del debito accumulato in questi mesi, utile a pagare gli stipendi di ottobre e novembre e garantire la tredicesima. Ma ieri i sindaci hanno presentato un piano che prevede il versamento di una somma che non supererebbe 1milione e 700mila euro. «Ma non bastano – spiega Rosario Garozzo, della Fit Cisl – perché l’Aimeri ci ha fatto sapere che non pagherà i dipendenti fino a quando non avrà a disposizione la cifra richiesta». Nel frattempo va avanti l’occupazione, iniziata sabato, del municipio di Giarre, dove un gruppetto di lavoratori presidia notte e giorno l’aula consiliare. Stessa sorte è toccata stamattina al Comune di Randazzo.

Lo scorso 29 novembre il sindaco di Giarre Sodano ha emesso un’ordinanza che autorizza

Lavoratori della ditta Aimeri occupano la sala consiliare del Comune di Giarre

una nuova ditta, la General montaggi di Catenanuova, ad eliminare le numerose microdiscariche proliferate sul territorio. Ma i dipendenti Aimeri vogliono bloccare i colleghi, episodio già avvenuto sabato scorso in una via di Riposto, dove sono dovuti intervenire i carabinieri. Per questo i mezzi della General montaggi stanno girando scortati.

Se è vero che l’Aimeri ha già anticipato, secondo contratto, sei mensilità di stipendi e attende ingenti somme dai Comuni, resta sconfortante la situazione del parco mezzi. «Nel comune di Giarre – conclude Garozzo – usiamo due camion grandi, anziché quattro come previsto dal capitolato, dieci vasche piccole anziché diciotto. L’officina che dovrebbe provvedere alle riparazioni vanta un grosso credito e non provvede più alla manutenzione. E in più dobbiamo spesso prestare questi mezzi anche a Riposto e Mascali».

[Foto di Alè Giarre e Salvo Catalano. Video di Ufficio stampa Comune di Giarre]

Salvo Catalano

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