Genitori contro privato che ha sbarrato l’area di un asilo «Da tempo costretti a fare slalom tra escrementi e rifiuti»

«Quando porto mia figlia all’asilo, sono costretta a fare lo slalom tra l’immondizia e gli escrementi dei cani. La situazione è diventata esasperante». A descrivere lo scenario che si presenta al civico 11 di via Narciso, a Catania, è Chiara Pulvirenti, mamma di una dei piccoli che frequentano il nido comunale che si trova a pochi metri dalla scuola materna, in fondo al vicolo cieco, dove si conclude il tratto stradale. Le due strutture sono divise da barriere con un passaggio pedonale che permette l’attraversamento. Le barriere, installate da un privato, non permettono, di fatto, l’accesso ai mezzi motorizzati e impediscono l’accesso sia ai mezzi, in caso di soccorso, sia al servizio di nettezza urbana. A sostenerlo sono i genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido. Hanno inviato una lettera aperta, con tanto di firme, all’amministrazione comunale, all’ufficio Asili Nido, alla polizia municipale e al circolo di Legambiente. «L’unico ingresso principale del Nido si trova oltre la recinzione, dove c’è anche un deposito appartenente al privato, il quale sostiene che il tratto di strada sia suo – afferma Pulvirenti – Da un anno a questa parte quelle barriere non permettono la pulizia: così, il posto frequentato da bambini, si ritrova pieno di deiezioni canine e immondizia».

Secondo quanto raccontato dalla donna, da tempo non viene effettuata né la pulizia ordinaria né quella straordinaria. «C’è una selva di erbacce, sporcizia e buste abbandonate – continua la donna – Il fatto che lì non possano transitare le auto non è assolutamente un problema, anzi. Non ci interessa nemmeno stabilire se la competenza di quel luogo sia del Comune e del privato: noi chiediamo soltanto che vengano garantiti l’igiene minima e l’accesso ai mezzi di soccorso. Da mesi, il luogo versa in cattive condizioni e molti proprietari con i propri cani continuano ad attraversare le barriere dal passaggio pedonale, lasciando le deiezioni degli animali davanti all’asilo». Il problema riguarda soprattutto i genitori dei bambini che frequentano il nido, considerato che l’ingresso della scuola materna precede il tratto chiuso al transito. «Siamo esasperati – continua Pulvirenti – Dai dirigenti dell’asilo non sembra esserci una posizione netta. Abbiamo anche segnalato la questione alla Dusty (la ditta che si occupa della gestione della nettezza urbana, ndr). Dalla dirigenza – va avanti – dicono che dobbiamo essere noi genitori a segnalare le criticità, mentre l’impresa di nettezza urbana ci ha fatto sapere che non possono entrare nell’area perché appartiene a un privato». 

In attesa di ricevere risposte dall’amministrazione, i genitori firmatari della lettera, oltre a indicare i disagi, chiedono la rimozione della recinzione e la sistemazione di un muro. Inoltre, visto che le dipendenti comunali dell’asilo si trovano costrette a lasciare i bidoni dell’immondizia oltre le barricate, hanno chiesto che venga installato un cestino pubblico dei rifiuti all’interno dell’area. Tra i servizi richiesti c’è anche «l’invio di un agente di polizia municipale, una o più volte settimanali, in orari non scolastici – scrivono i genitori firmatari – per imporre sanzioni ai proprietari di cani che abbandonino per strada gli escrementi dei propri animali».

MeridioNews ha provato a contattare il privato che avrebbe apposto le barriere. L’uomo, proprietario anche di un autolavaggio sempre nella stessa zona, ha preferito non esprimersi sulla proprietà del tratto stradale, ma ha assicurato di essere disposto a eventuali interlocuzioni. «Adesso viene fuori che questa chiusura risulta scomoda a qualcuno – dichiara – Ma, fino a quando non c’erano queste barriere, tutti quanti venivano a buttare spazzatura in fondo alla strada, anche davanti alla mia attività. Io sono disposto a parlare con tutti e ho anche proposto delle iniziative al Comune, ma in pochi sono venuti qui a confrontarsi». L’uomo sostiene che in passato la situazione si presentava di gran lunga peggiore di com’è oggi. «Il discorso è più complicato di come appare – sostiene – In ogni caso, in caso di soccorso le barriere possono essere rimosse. L’asilo poi dispone anche dell’ingresso precedente alle barriere. C’è un passaggio pedonale che è stato lasciato libero. Rimango sempre disponibile per eventuali chiarimenti».

Carmelo Lombardo

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